[Forumlucca] Leggete tutto, ma non turatevi il naso, perchè …

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Autor: Aldo Zanchetta
Data:  
Para: forumlucca
Assunto: [Forumlucca] Leggete tutto, ma non turatevi il naso, perchè continuerete a votarli...
Piccola proposta agli amici capannoresi. Una nuova smagliante casa giochi ha
aperto i battenti a Camigliano, sulla via Pesciatina, in bella pubblica
vista. Gli amici argentini, quelli “insumisos”, cioè non omologati,
avrebbero organizzato uno “escrache” (Da wikipedia: Escrache è una parola
del dialetto lunfardo di Buenos Aires che, in italiano, si potrebbe tradurre
come “sputtanamento”. Più concretamente: uno sputo ravvicinato al luogo).
Una manifestazione civile, non violenta, non illegale, che moralmente pesa
su quei politici o speculatori o mafiosi additati alla pubblica opinione.
Per ora non ho notizie di “escrache” in italia. In Spagna invece prende
piede. Fosse l’occasione buona?

Aldo



Poker online, 50 miliardi di fatturato ma 0,46% di tasse. La denuncia di
Bonanni (Cisl)

di <http://www.forexinfo.it/_Valentina-Brazioli_> Valentina Brazioli | 9
Novembre 2013 - 17:35

Poker online, un settore che incassa cifre importantissime (si parla di 50
miliardi di euro all’anno di fatturato) ma con un’imposizione fiscale che
sfiora il ridicolo: solo lo 0,46% di tasse. Lo denuncia il segretario
generale della Cisl, Raffaele Bonanni.

Poker online e tasse, una questione spinosa sollevata ieri dal leader della
Cisl, Raffaele Bonanni. Intervenuto ieri a margine di un convegno del
sindacato che ha avuto luogo Magnano in Riviera, in Friuli Venezia Giulia,
ha lanciato un’autentica bomba: il poker online, afferma, realizza un
fatturato di 50 miliardi all’anno e paga solo lo 0,46 per cento di tasse.
Una vergogna, secondo Bonanni, che ha poi puntato il dito contro quelle che
definisce “lobbies” e che:

Fanno quello che vogliono. Serve un dibattito pubblico su queste cose

Ribadendo la sua posizione anche in un’intervista a “Radio Anch’io”, il
segretario Cisl ha proposto di usare proprio il poker online per trovare i
soldi necessari alla legge di Stabilità, portando la tassazione relativa al
30%.

Una denuncia importante, quindi, che punta i riflettori su tutte le
ambiguità di uno Stato, come quello italiano, al bivio tra la necessità di
porre un freno al drammatico fenomeno della ludopatia, e la costante ricerca
di coperture per rimpinguare le sempre più esangui casse pubbliche.

La posizione dell’Italia dei Valori

A commentare l’uscita del segretario Cisl, è intervenuto direttamente il
segretario nazionale dell’Italia dei Valori, Ignazio Messina, il quale, nel
sottolineare l’impegno dell’Idv nell’abolizione del gioco d’azzardo
(attraverso la raccolta firme per una legge di iniziativa popolare), ha
dichiarato:

Piuttosto che alzare le tasse sul poker telematico, come propone Bonanni,
crediamo sia meglio risolvere il problema alla radice eliminando la figura
dello Stato biscazziere.

Il rapporto Stato italiano e lobby del gioco d’azzardo

E’ proprio il legame a doppio filo tra Governo italiano e gioco d’azzardo ad
essere in discussione in questi giorni. Dopo le vicissitudini del
<http://www.forexinfo.it/Condono-slot-machine-rischio> contestatissimo
condono fiscale alle slot machine (che sembra non
<http://www.forexinfo.it/Flop-condono-slot-machine-piu> porterà neanche gli
effetti sperati sulla copertura del mancato gettito prima rata Imu,
confermandosi solo un insperato regalo ai signori del gioco d’azzardo) è
intervenuto a gamba tesa il Movimento 5 stelle denunciando i finanziamenti
delle lobby del gioco d’azzardo all’attuale premier Enrico Letta e alla sua
fondazione “Vedrò”. Trenta mila euro alla sua fondazione Vedrò, mentre
15mila euro direttamente a lui, spiegano in un servizio de Le Iene andato in
onda il 22 ottobre scorso, nel quale il presidente del Consiglio, seppur
incalzato dall’inviato di Italia uno, non ha ritenuto di dover fornire
chiarimenti in merito.

Il gioco d’azzardo in Italia

La denuncia di Bonanni getta quindi un’ulteriore ombra sulla situazione del
gioco d’azzardo in Italia, dove l’unico caso di imprenditori che si vedono
concedere importanti sconti dallo Stato, invece di minacciose missive
targate Equitalia, sembra riguardare un settore a dir poco ambiguo, che, tra
gaming online e slot machine, attira come un vortice oscuro giovani
disoccupati, anziani soli, gente in difficoltà economica che cerca
distrazione e speranze, rimediando soprattutto perdite e sconfitte.