Mercoledì 6 novembre dalle 18 alle 19
sui gradini del palazzo ducale di genova, 597° oora in silenzio
per la pace.Incollo il volantino che verrà distribuito.
Altre info su
www.orainsilenzioperlapace.org
"Il mio bimbo era un bimbo sanissimo di due anni e
mezzo. Poi (……) il
mondo cambia, la vita diventa difficile e tutti ti chiudono le
porte
».
Savino
Ferrara, 42 anni, il papà di
Lollo, era un artigiano edile. Per assistere il suo piccolo ha
dovuto chiudere
la sua impresa. I Ferrara abitano a Seregno, provincia di Monza
e Brianza, una
ventina di chilometri da Milano, una zona ricca, ma non per
tutti.
“Attualmente
il nostro piccolo con l’assistenza domiciliare integrata della
Asl fa tre
sedute settimanali della durata di 45 minuti di fisioterapia.
Io ne integro
privatamente altre due alla settimana. Poi quattro sedute di
logopedia per la
deglutizione a settimana e io ne integro altre due.”
Savino
racconta che ogni otto mesi
può richiedere una seduta intensiva in un altro centro
convenzionato dove ci
sono medici, neurologi, fisiatri e quant’altro: “
Ma ogni otto mesi è davvero troppo poco. Per poterlo
rimettere in
piedi, un bimbo con tetraparesi spastica avrebbe bisogno di
almeno due ore al
giorno di fisioterapia”
. Poi ci sono le spese: mille euro
al mese non
rimborsabili.
….. i soldi
per aiutare Lollo li
raccolgono i clienti di un bar. Con spiccioli e mance.
Per M.
sette anni, seconda
elementare a Milano, l’Ufficio scolastico ministeriale ha
concesso 11 ore di
insegnante di sostegno su 40 di presenza settimanale a scuola.
Nelle altre 29
ore la piccola, che soffre di encefalopatia post natale, aveva
due alternative:
rimanere parcheggiata in aula o tornare a casa. La piccola M.
però può dirsi
fortunata.La soluzione l’ha trovata la mamma, 41 anni,
impiegata. Paga lei
l’educatrice in classe per le ore non coperte: 1.400 euro al
mese.
“Non
si ha idea dello sconvolgimento, dell’impegno che riguarda
tutta la famiglia ad
affrontare l’assistenza», commenta
Susanna Ligato, 48
anni, impiegata
part-time per seguire il figlio autistico, 17 anni, terza liceo
artistico che
frequenta a orario ridotto, un mutuo da 550 euro al mese, il
centro di
riabilitazione da pagare perché non è convenzionato: “
Mi aiutano i miei genitori, 77 e 70 anni.”
Chi può
permettersi l’avvocato fa
ricorso al Tar per ottenere più ore di sostegno. E di solito
vince. Ma la
scuola non aggiunge mai insegnanti. Per rispettare la sentenza,
l’ufficio
scolastico regionale si limita a togliere ore ad altri bambini o
ragazzi
disabili dello stesso istituto. Così i genitori che hanno vinto
il ricorso
finiscono con il sentirsi in colpa. Perché alla fine, altri
alunni perdono
l’insegnante di sostegno. Oppure scoppiano discussioni per
accaparrarsi un’ora
in più.
Da:
http://espresso.repubblica.it/attualita/2013/10/24/news/senzawelfare-1.138961
Il
“nostro” governo ha appena stanziato 300 mlioni per altri
due mesi di guerra in
Afghanistan.
Con la modica spesa di 300 milioni manda i soldati
italiani all’estero a a
massacrare persone che non ci hanno fatto niente di male e
mssacra un numero
non quantificabile di italiani che la logica finanziaria e
meritocratica
considera “improduttivi”.