[Forumlucca] Pisa. I sogni non si sgomberano - su Comune-inf…

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Autore: Viani Roberto
Data:  
To: forumlucca
Oggetto: [Forumlucca] Pisa. I sogni non si sgomberano - su Comune-info


I sogni non si sgomberano
L’ex colorificio di Pisa è stato sgomberato, tacciono i microfoni di
Radio Roarr, vuote la scuola di italiano, la palestra di arrampicata,
l’aula studio, le botteghe artigiane, la ciclofficina, il cinema, il
piazzale del mercato e tutte le iniziative messe in campo dale
associazioni coinvolte. Il Municipio dei Beni comuni, però, si
riconvoca sotto il Comune di Pisa per chiedere all’amministrazione di
assumersi le sue responsabilità dopo un’assenza pesante come una
condanna. Tornerà, ancora più forte.

Continua su http://comune-info.net/2013/10/i-sogni-si-sgombrano/


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La posizione del Municipio dei Beni Comuni

Dopo lo sgombero di oggi di nuovo a Pisa il 16 novembre. Perchè sarà
tempo di tornare

C'è un tempo per partire. E' quello di una sentenza, che restituisce
titolarità ad una proprietà privata molto attenta ai propri profitti
ma altrettanto distratta sui propri doveri. E' quello di uno sgombero,
dove alla creatività di una comunità costituente si è opposta
l'operatività dei reparti di polizia. E' quello dei sigilli, un atto
giudiziario che è anche simbolico, perchè la chiusura di quei cancelli
sigilla una volta per tutte il concetto dell'intoccabilità della
proprietà privata e delle sue prerogative, poco importa se utili
socialmente o in relazione con il territorio. Quell'uscita di
centinaia di persone dalla porta principale, tra due ali di
poliziotti, in seguito all'interruzione delle attività del Municipio
dei Beni Comuni a causa dell'intervento di normalizzazione è la fine
di un ciclo, la chiusura di un capitolo. Ma non la fine dell'intera
storia.
Perché c'è anche un tempo per tornare. Per riprendere in mano le
motivazioni della nascita del Municipio dei Beni Comuni e della
liberazione dell'ex Colorificio e rilanciarle, assieme al cuore, oltre
l'ostacolo.
Da una parte un luogo vuoto e abbandonato che consuma inutilmente
suolo e che chiede di essere riutilizzato e riusato e dall'altra una
comunità. in crisi economica e sociale che richiede spazi di
autogestione, di democrazia e di rigenerazione sono problemi a cui la
politica istituzionale non ha voluto o non ha voluto dare risposta.
L'attacco all'intoccabilità della proprietà, il suo ridimensionamento
a parte del tutto e non a unità di misura del vivere civile assieme ai
mercati, è la base che ci unisce e l'obiettivo politico che ci spinge
a chiudere un capitolo. E ad aprirne un altro.
L'ex Colorificio è e rimane proprietà collettiva. Il blocco della
attività e l'uscita dell'ultimo esponente del Municipio dei Beni
Comuni dal cancello di via Montelungo a Pisa segnano semplicemente un
cambio di passo, un riaggiornamento dei nostri metodi e delle nostre
strategie. Dopo un anno di attività, dopo un percorso politico chiaro
e condiviso non si torna indietro.
Per questo il 16 novembre saremo nuovamente in piazza a Pisa assieme a
tutte quelle donne e a quegli uomini che assieme a noi hanno condiviso
direttamente o politicamente l'esperienza dell'ex Colorificio
liberato.
Scenderemo fianco a fianco mettendo assieme le nostre differenze ed i
nostri linguaggi, per ricordare che lo sgombero dell'ex Colorificio è
stato solamente una prima tappa di un cammino più lungo.
Il 16 novembre a Pisa, una volta di più, sarà il nostro ed il vostro
momento. Collettivo, condiviso, partecipato. A sottolineare che
l'intoccabilità della proprietà, la centralità dei mercati e la
libertà del capitale sono parte di un mondo in crisi, di un passato da
dimenticare.
C'è un tempo per partire ed uno per tornare. C'è n'è uno per
rientrare. Ed il 16 novembre sarà quel tempo.