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Subject: Il CSC-Cineteca Nazionale festeggia con un restauro e due giornate di rassegna al cinema Trevi il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi
Date: Thu, 24 Oct 2013 16:40:56 +0200
Centro Sperimentale di Cinematografia
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Cineteca Nazionale - Centro Sperimentale di Cinematografia
Il CSC-Cineteca Nazionale festeggia con un restauro e due giornate di rassegna al cinema Trevi il bicentenario della nascita di Giuseppe VerdiDopo la presentazione in anteprima alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone, riproponiamo al cinema Trevi il restauro del capolavoro del cinema muto "Giuseppe Verdi nella vita e nella gloria".
La Cineteca Nazionale dedica
varie iniziative al bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi
(nacque a Roncole di Busseto il 10 ottobre 1813). Dopo la
presentazione in anteprima alle Giornate del Cinema Muto di
Pordenone 2013, riproponiamo al cinema Trevi il restauro del
capolavoro del cinema muto Giuseppe Verdi nella vita e
nella gloria, film di Giuseppe De Liguoro realizzato per
il primo centenario del grande compositore italiano. Il lavoro di
restauro si è svolto sulla base di una copia conservata in
Cineteca Nazionale, in collaborazione con la Cineteca del Friuli,
l'Archivio Carlo Montanaro di Venezia e la Biblioteca della
Fondazione Cariparma di Busseto. In programma nelle due
giornate al cinema Trevi dedicate a Verdi anche un due altre
biografie filmate del maestro, dirette rispettivamente da Carmine
Gallone e Raffaello Matarazzo, e poi le vicissitudini di
un'importante casa discografica (Casa Ricordi di
Gallone), due riusciti film-opera, La forza del
destino di Gallone, e La Traviata di
Zeffirelli, e una rivisitazione ironica di
quest'ultima, Croce e delizia di Luciano De
Crescenzo. Completano il programma due gemme: il viaggio di
Emmer Sulle orme di Verdi. Addio del
passato (2000) e il bellissimo
mediometraggio La Traviata
di Marco Bellocchio.
venerdì 25
ore 17.00 Casa
Ricordi di Carmine Gallone (1954, 127')
Cavalcata lunga un secolo,
l'Ottocento, della più famosa casa di edizioni musicali,
dalla fondazione a Milano in era napoleonica fino al primo
Novecento con Puccini. Proprio attraverso Verdi la vicenda
di Casa Ricordi si intreccia con il Risorgimento.
Prodotto dalla stessa Ricordi per celebrare i 150 anni della ditta,
il film vanta un cast di prima grandezza: Fosco Giachetti è
Verdi, Paolo Stoppa è Giovanni Ricordi e Marcello
Mastroianni interpreta il tormentato Donizetti. Scenografia di
Mario Chiari e Beni Montresor.
ore 19.15 La forza del
destino di Carmine Gallone (1950, 102')
«Involontario responsabile
della morte del padre dell'amata Leonora (Corradi), don Alvaro
(Sinimberghi) deve fuggire inseguito da don Carlos (Gobbi): lei si
ritira in convento, lui entra nell' esercito spagnolo […].
Il migliore dei film-opera di Gallone, che per mettere
adeguatamente in scena il capolavoro verdiano non trascura nessuna
delle risorse offerte dal cinema, "alternando continuamente toni e
generi, dall'eroico al grottesco, dal mistico al melodrammatico,
dal comico all'elegiaco, con persino una scena 'neorealista' per il
coro dei mendicanti" (Farassino)» (Mereghetti).
ore 21.15 Giuseppe Verdi nella
vita e nella gloria di Giuseppe De Liguoro (1913,
32')
«Nel 1913, in occasione del
centenario della nascita del più celebre compositore
italiano di tutti i tempi, Giuseppe De Liguoro decise di realizzare
questa ambiziosa biografia, girata negli autentici luoghi verdiani.
Cent'anni dopo, del film rimangono dei frammenti. La Cineteca
Nazionale vuole offrire questa ipotesi di ricostruzione del film in
versione italiana, in base ad un rullo nitrato appartenente al
fondo Attilio Giovannini, ivi conservato; e ai frammenti restaurati
dalla Cineteca del Friuli, depositati dall'Archivio Carlo Montanaro
di Venezia, per i quali il nitrato di origine non è
più esistente. Per l'edizione si è fatto ricorso
anche a foto e testi d'epoca, tratti dal programma di sala
conservato alla Biblioteca Fondazione Cariparma di Busseto»
(Irela Nunez).
Copia restaurata a cura della
Cineteca Nazionale con la collaborazione di Cineteca del Friuli e
Archivio Carlo Montanaro
a seguire Giuseppe
Verdi di Carmine Gallone (1938, 103')
Vita romanzata, ma con molta
riverenza, del compositore (F. Giachetti), su sceneggiatura di
Lucio D'Ambra. Dalla sua nascita a Roncole di Busseto, alle sue
disavventure e, finalmente, al trionfo. Presentato al Festival di
Venezia, fu premiato con la coppa del PNF (Partito Nazionale
Fascista).
Per gentile concessione di
Ripley's Film. Copia proveniente dalla Cineteca di Bologna
Ingresso gratuito
sabato 26
ore 17.00 La
Traviata di Franco Zeffirelli (1983, 112')
La Traviata è la
trasposizione cinematografica della celebre opera di Verdi,
arricchita dalla creatività di Zeffirelli e accorciata di
diversi minuti rispetto al libretto originale. Il film inizia a
casa di Violetta Valery (Teresa Stratas), giunta ormai alla fine
dei suoi giorni, dove arriva un giovane ragazzo incaricato di
portar via gli oggetti della donna. La vede ritratta in un quadro e
subito dopo morente.
ore 19.00 Giuseppe
Verdi (1953) di Raffaello Matarazzo (1953, 119')
Giuseppe Verdi (Pierre
Cressoy), ormai anziano, ritorna con la memoria alle tappe
fondamentali della sua vita. «Con Giuseppe Verdi,
difatti, Matarazzo rende omaggio alla forma di spettacolo che
più di ogni altra aveva colpito l'immaginario popolare del
secolo passato. E non soltanto popolare, giacché alla fine
dell'Ottocento l'opera lirica è il luogo di aggregazione per
l'aristocrazia, la borghesia emergente e gli strati sociali meno
elevati. Unione, questa, che trova la sua massima compattezza
proprio nella musica di Verdi» (Prudenzi).
ore 21.15 Sulle orme di
Verdi di Luciano Emmer (1947, 9')
Viaggio in una giornata a Roncole
di Busseto, paese natale di Verdi, sulle tracce della
personalità dell'artista. La casa del musicista sulle rive
del Po e la quiete della villa di Sant'Agata, che si fece costruire
quando era già un musicista affermato e voleva un luogo dove
rifugiarsi, per studiare e comporre.
Ingresso gratuito
a seguire Addio del
passato di Marco Bellocchio (2000, 47')
«È un piccolo
film di non fiction […] che si propone di rintracciare la
dimensione locale di Giuseppe Verdi i cui antenati paterni e
materni vissero per due secoli in terra piacentina e che nel 1850,
lasciate Milano e la natia Busseto (PR), si stabilì in una
casa colonica di Sant'Agata (PC), poi Villa Verdi. Come il titolo -
preso dalla struggente romanza del terzo atto - suggerisce, il
Leitmotiv narrativo è La traviata(1853) con le
sue tante e possibili Violette Valery, dall'indimenticabile Maria
Callas alla sorprendente quindicenne Eleonora Alberici che ha
imparato a cantare sui CD tutta l'opera a orecchio. […]. Un
montaggio creativo sapiente (Francesca Calvelli) collega le arie,
le romanze, i brindisi delle varie Violette. […]. Fotografia
di Pasquale Mari. Scene e costumi di Sara Renzi»
(Morandini).
Per gentile concessione di Rai
Cinema - Ingresso gratuito
ore 22.15 Croce e
delizia di Luciano De Crescenzo (1995, 100')
«Durante le riprese di
un film-opera da La Traviata (1853) di G. Verdi e
F.M. Piave, la sarta Rosa (Confalone) che si identifica
romanticamente con Marie (Alphonsine) Duplessis-Margherita
Gautier-Violetta, è vittima di una burla becera e crudele di
tre macchinisti. Tratto dal suo best seller, da lui sceneggiato con
R. Pazzaglia, è il 4° e il migliore film del poligrafo
napoletano L. De Crescenzo (1928) o almeno il più coerente e
meno coriandolizzato. Frutto di un'operazione scaltra e ambiziosa:
fare un cocktail dei tre più tipici modi d'espressione del
cinema italiano (commedia, melodramma, sentimentalismo). Attori che
recitano con brio senza strafare» (Morandini).
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