[NuovoLab] 594° ora in silenzio per la pace

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Autor: norma
Data:  
A: forumgenova@inventati.org, Fori sociali
Assumpte: [NuovoLab] 594° ora in silenzio per la pace






mercoledì 16 ottobre dalle 18 alle 19
      sui gradini del palazzo ducale di genova, 594° ora in silenzio per
      la pace.

      Incollo il volantino che verrà distribuito.

      Altre info su 
www.orainsilenzioperlapace.org


DIFENDERE LA COSTITUZIONE?  CERTO.  MA QUANDO L’APPLICHIAMO
            TUTTA?

Migliaia di persone in piazza a
          Roma per difendere la costituzione sono un segno di speranza:
          ma la
          costituzione italiana, nata dalla resistenza, non deve solo
          essere difesa, deve
          anche essere applicata.


Art. 1
          :“L’Italia è una repubblica democratica 
fondata
            sul lavoro
”. Quale lavoro? Nero, precario, sottopagato,
          sfruttato?


Art 2: “La
          sovranità 
appartiene al
            popolo
”.
          Quale sovranità? Il diritto di essere governati da un
          parlamento di nominati,
          senza il diritto di esprimere preferenze? Il diritto di
          partecipare alle
          “primarie”, distorta
  pratica
          politica
          copiata dalla brutta
  abitudine
statunitense
          , senza controlli e senza garanzie?


Art. 10: “Lo
          straniero, al quale sia impedito l 
’effettivo esercizio delle libertà
            democratiche
            garantite dalla Costituzione Italiana, ha 
il
              diritto d’asilo
nel territorio della Repubblica,
            secondo le condizioni
            stabilite dalla legge”.


Quale
            diritto di asilo per
            le migliaia di annegati in questi anni nel canale di
            Sicilia, che “fanno
            notizia” solo quando annegano in molti?


Art. 27:” La
          pena 
deve tendere alla
            rieducazione
”
          Quale rieducazione è possibile nelle carceri italiane, che
          rinchiudono un
          numero di persone quasi doppio della loro capienza? Quale
          rieducazione per chi
          è condannato all’ergastolo?



Art. 11: “L’Italia ripudia la guerra”.

Da più di dieci anni i
              soldati italiani
              occupano l’Afghanistan, un paese che non ci ha né
              aggrediti, né minacciati. La
              scusa ufficiale, a cui ormai non crede più nessuno, è
              stata la ricerca di Osama
              Bin Laden; ormai da anni rintracciato e linciato in
              Pakistan. L’Italia ha
              partecipato alla guerra in Iraq: lo stesso Colin Powell ha
              ammesso che le “armi
              di distruzione di massa” non esistevano. Ha bombardato la
              Libia, per eliminare
              Gheddafi: passato nel giro di pochi giorni da “amico
              dell’Italia” a “dittatore
              sanguinario”. La “democrazia” che è subentrata spara verso
              i migranti. Spesso
              quelli che riescono a sfuggire ai colpi di armi da fuoco
              arrivano ad annegare
              di fronte alle coste italiane.


In questi giorni la
              missione
  “di pace”
              italiana in Afghanistan dovrà
              essere rifinanziata. “Di pace” è una falsità, visto che i
              soldati italiani,
              come gli alleati statunitensi, sparano, eccome.


Il ministro Mauro ha
              citato le scuole che
              sono state aperte in Afghanistan, e i chilometri di
              asfalto che sono stati
              stesi. Non c’erano altri luoghi dove aprire scuole? Magari
              luoghi privi di
              petrolio, e di oppio, e di gas, tanto per non alimentare
              il sospetto che gli
              “aiuti” siano interessati?


Anche gli aerei
              miliardari f 35 “Servono
              per la pace” ha dichiarato il ministro. Riesce difficile
              pensare ad un
              cacciabombardiere capace di trasportare ordigni atomici
              che apre scuole e cura
              i malati.


Per la missione di
              pace vietata dalla
              costituzione serviranno altri 300 milioni di euro fino
              alla fine del 2013. Il
              governo li ha già stanziati, come hanno fatto tutti i
              governi precedenti, di
              destra, di sinistra, di centro, di sotto e di sopra. Che
              cosa dirà il
              parlamento, quando sarà chiamato a pronunciarsi?
              Approverà, come hanno
              approvato tutti i parlamenti precedenti?


E che cosa diranno le
              migliaia di persone
              che sabato hanno manifestato a Roma? E i malati, i
              disoccupati, gli studenti,
              che avrebbero diritto a ben altro utilizzo per quei 300
              milioni?