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Israele ha arrestato 80mila palestinesi dallo scoppio della 2° Intifada
Terra di Palestina
InfoPal
Mercoledì 02 Ottobre 2013 17:21
“Nei 13 anni che seguirono l’Intifada di al-Aqsa, scoppiata nel 2000, l’occupazione israeliana ha arrestato decine di migliaia di palestinesi”. Lo ha rivelato un rapporto ufficiale palestinese.
In un rapporto pubblicato oggi, venerdì 27 settembre, il Dipartimento di Statistica presso il ministero degli Affari dei prigionieri di Ramallah ha rivelato che dall’inizio della seconda Intifada palestinese, il 28 settembre 2000, e fino ad oggi, quasi 80 mila palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane.
Il rapporto spiega che tra le persone arrestate vi erano 9500 minorenni, circa 60 deputati e ex ministri e più di 950 ragazze e donne, quattro delle quali hanno partorito proprio in carcere, in condizioni dure e difficili. Oltre a centinaia di pazienti e feriti, giornalisti, accademici e figure di spicco del mondo della politica, della società e delle professioni.
Inoltre, i dati hanno dimostrato che nello stesso periodo di riferimento, i tribunali militari israeliani hanno emesso quasi 24 mila ordini di detenzione amministrativa contro i cittadini palestinesi, senza alcuna accusa specifica a loro carico.
Il Dipartimento di Statistica ha sottolineato che l’occupazione continua a detenere circa 5.200 prigionieri palestinesi in 17 carceri e centri di detenzione. Tra loro, 13 sono membri del Consiglio legislativo palestinese e 146 sono in detenzione amministrativa. Oltre a 220 bambini e 13 donne. “Tutti i palestinesi rinchiusi nelle carceri israeliane sono sottoposti alla tortura, fisica o psicologica, languono in condizioni disumane e subiscono violazioni che contrastano con tutte le norme e le convenzioni internazionali”, aggiunge il rapporto.
In un contesto correlato, la relazione ha reso noto che 81 prigionieri sono morti in carcere durante gli ultimi 13 anni. “Alcuni sono stati uccisi deliberatamente, mentre altri sono deceduti in seguito alle torture inflitte o a causa dell’uso eccessivo della forza. Se a loro si aggiungono le vittime della politica di negligenza medica perseguita da Israele nei confronti dei pazienti, il numero dei martiri del movimento dei prigionieri sale a 204”, si legge ancora nel rapporto.
Infine, il rapporto ha rivelato che 290 palestinesi sono stati deportati, dalla Cisgiordania e Gerusalemme, nella striscia di Gaza o fuori dai territori palestinesi. La maggior parte di essi è stata allontanata in seguito ad accordi individuali o collettivi.