Riportiamo di seguito il comunicato di Uncasobascoaroma sull'operazione repressiva inscenata lunedì 30 settembre dalla polizia spagnola.
Questi altri link in italiano sulla vicenda:
http://www.contropiano.org/internazionale/item/19382-paese-basco-retata-della-polizia-contro-herrira
http://www.infoaut.org/index.php/blog/conflitti-globali/item/9127-retata-contro-herrira-arresti-e-perquisizioni-in-varie-citt%C3%A0-basche
http://www.qcodemag.it/2013/09/30/paesi-baschi-repressione/
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http://uncasobascoaroma.noblogs.org/
Solidarietà a Herrira colpita da arresti e repressione
30 settembre 2013
Questa mattina in Euskal Herria una grossa operazione repressiva ha portato all’arresto di 18 persone appartenenti a Herrira, l’organizzazione per la liberazione delle prigioniere e dei prigionieri politici baschi.
Centinaia di agenti della Guardia civil spagnola hanno fatto irruzione negli uffici di Herrira ad Hernani, Bilbao, Iruñea, Gasteiz e in alcune abitazioni.
Le accuse mosse contro i compagni e le compagne sono per ‘incitamento al terrorismo’, ‘appartenenza a banda armata’ e finanziamento di ‘banda armata’. Più semplicemente fanno riferimento all’organizzazione degli ongi etorri, atti politici che festeggiano il ritorno a casa de* prigionier* che hanno finito di scontare la pena ed escono dal carcere.
Contestualmente l’audiencia Nacional ha ordinato la chiusura di tutte le sedi di Herrira, dei siti internet,FB e Twitter e dei suoi conti correnti bancari.
La spagna è solita procedere con operazioni del genere, troppo spesso ha messo fuori legge giornali, radio, partiti, associazioni e collettivi giovanili. Sono ancora in corso processi giudiziari con accuse simili a quelle di oggi per appartenenza a quelle strutture.
Mentre Eta cessa definitivamente l’attività armata, e la sinistra indipendentista ha aperto un processo democratico di trasformazione interna, per la spagna il tempo sembra non passare.
Herrira non è una piccola struttura militante, ma una delle organizzazioni più larghe e rappresentative dell’intero Paese Basco. Attraverso un discorso pubblico tenta da anni di portare avanti campagne per il rimpatrio delle prigioniere e dei prigionieri politici baschi. Anche il nostro comitato ha collaborato con Herrira, organizzando lo scorso anno a Roma e a Teramo delle iniziative con uno dei loro portavoce.
Fin da ora si stanno tenendo mobilitazioni in diverse città per manifestare ancora una volta l’infame politica spagnola volta a frammentare la lotta della popolazione basca, attraverso repressione, tortura, leggi speciali e complicità internazionali.
Ci uniamo alla rabbia dei compagni e delle compagne basche, complici e solidali con con gli arrestati e le arrestate, per la liberazione di tutt* i prigionieri e le prigionere politiche basche.
Lander Libero!
Tutti Libere!
Borroka da bide bakarra!