On 01/10/2013 17:29, Raistlin wrote: >> Fatti un salto tra tutti i pischelli per cui startup vuol dire "1 anno
>> mantenuto dai miei o facendo debiti con gli amici, elemosinando soldi
>> qua e la' tra bandi e aziende che ti finanziano, lavorando in media 60
>> ore a settimana, sperando che dopo un anno due spicci arrivino",
>
> Come ho detto: non e' che se prendi a esempio qualcuno che non fa una
> startup come dovrebbe esser fatta poi da cio' puoi derivare che le
> startup non funzionano.
qualcuno? se tutti chiamano "startup" questa cosa, startup significa
questa cosa.
Quando i governi, i giornalacci vari e altra gente a caso parlano di
"promuovere le startup" parlano di un modello di autosfruttamento.
Quando fanno gli "incontri tra giovani e aziende" e' _questo_ che ti
propongono, in modo palese e senza mezzi termini.
Stai spostando la questione da quella che realmente e' (c'e' un modello
di sviluppo che ci fa schifo) a un fatto lessicale ("beh si fa schifo,
ma quelle non si chiamano startup").
>> raccontagli la tua storiella che parla di sanfrancisco come fosse a
>> portata di metropolitana (ma cosa importa? siamo cciofani interconnessi
>> e senza radici!) e preparati che ti sputano in faccia.
>
> Come ho gia' detto, tutto dipende da cio' che sei disposto a metterci
> come effort. Se questo e' zero (i.e. "non voglio andare a San Francisco,
> che poi mi tocca lavarmi le camicie da solo e cucinare") puoi passare la
> vita a fare il lamah e sputare in faccia al prossimo.
Quando non sai piu' come negare che qualcosa e' sfruttamento, di' che
gli altri sono pigri e via.
