[Intergas] I: Il disastro a pochi passi dalle nostre coste

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Autore: Sandra Cangemi
Data:  
To: cercalarotta-mi@googlegroups.com, CLNSM FREQUENTANTI, gas-del-parco@googlegroups.com, ekonomi@inventati.org, Lista GAS milanesi del coordinamento dei
Oggetto: [Intergas] I: Il disastro a pochi passi dalle nostre coste



----- Messaggio inoltrato -----
Da: Massimo Fortini <massimofortini@???>
A: "legambiente@???" <legambiente@???>
Inviato: Giovedì 25 Luglio 2013 18:45
Oggetto: FW: Il disastro a pochi passi dalle nostre coste




Io ho firmato!
Vi invito a leggere la petizione sperando che anche per voi sia da appoggiare.
Al momento ci sono già 51.000 firme raccolte per questa petizione....cerchiamo di raggiungere insieme le 100.000!
Ciao
massimo



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Date: Thu, 25 Jul 2013 05:54:27 -0400
To: massimofortini@???
From: avaaz@???
Subject: Il disastro a pochi passi dalle nostre coste

Avaaz.org - The World in Action Cari avaaziani,




Dopo aver devastato ecosistemi in tutto il mondo, le multinazionali del petrolio stanno prendendo di mira l’Italia. L’unica nostra possibilità per impedire che si vada verso un disastro ambientale è far ripristinare subito le tutele ambientali spazzate via con un condono l'anno scorso. La maggioranza dei senatori dice di essere pronta a farlo, ma con la pausa estiva alle porte abbiamo pochi giorni per farne un caso nei media. Firma ora e condividi con tutti:

Dopo aver devastato ecosistemi in tutto il mondo, le multinazionali del petrolio stanno prendendo di mira l’Italia. Ma c’è un modo per impedire che distruggano anche l’Adriatico e il Mediterraneo.

Medoilgas, un’enorme multinazionale, ha dichiarato di voler iniziare a trivellare presto a pochi passi dalla costa rifiutandosi persino di fare una valutazione di impatto ambientale. E se la faranno franca potremmo ritrovarci in poco tempo con oltre 70 piattaforme a occupare l’intero Adriatico e mari in tutta Italia: una perdita di petrolio devastante sarebbe solo una questione di tempo. Ma c’è una soluzione: rafforzare subito la legge.

Abbiamo pochi giorni. Senatori di tutti i partiti sono pronti a sostenere una modifica urgente ma il problema è che stanno per andare tutti in vacanza. Firma la petizione per convincerli a proteggere l’Italia dalle multinazionali del petrolio prima che sia troppo tardi, e poi condividi con tutti: se raggiungeremo le 100mila firme, attireremo l’attenzione dei media con un'azione nel centro di Roma:

https://secure.avaaz.org/it/italy_no_offshore_h/?byFWncb&v=27435

La cosa incredibile è che un divieto totale a queste pericolosissime trivellazioni a poca distanza dalla costa esisteva, ma Monti lo ha abolito l'anno scorso. Ora, le aziende petrolifere possono trivellare vicino alla costa senza neppure l’obbligo dei normali controlli necessari a proteggere l'ambiente. Medoilgas è solo la prima e la più aggressiva tra le multinazionali a sfruttare questo condono. Ma c’è una proposta che sta raccogliendo il sostegno dei parlamentari proprio in questi giorni, che chiuderebbe la porta a pericolose trivellazioni in mare richiedendo severi controlli ambientali prima di qualsiasi nuova operazione di questo tipo.

Tutta questa corsa incontrollata al petrolio nei nostri mari è senza senso. I suoi sostenitori dicono che più trivellazioni siano necessarie a rilanciare l’economia, ma se avvenisse una perdita di petrolio a causa di comportamenti senza scrupoli, la nostra costa potrebbe esserne devastata irreparabilmente, assieme alla nostra economia basata sul turismo e a migliaia di posti di lavoro in luoghi bellissimi. E perfino se andassimo avanti con le trivellazioni, gli esperti stimano che tutto il petrolio estratto sarebbe appena sufficiente per darci energia per un paio di mesi. Semplicemente correre il rischio non ha senso.

Ma le multinazionali del petrolio gestiscono quantità di denaro enormi che possono usare per influenzare i senatori e far fare loro la cosa sbagliata. E' questo il motivo per cui ora dobbiamo agire. I senatori sono dalla nostra parte, e se ci facciamo sentire con forza e chiaramente, potremo proteggere le nostre preziose aree naturali dalle disastrose melme nere che incombono su di noi:

https://secure.avaaz.org/it/italy_no_offshore_h/?byFWncb&v=27435

La comunità di Avaaz ha sempre spinto le grandi aziende ad agire eticamente, e spesso abbiamo vinto, come quando abbiamo costretto H&M a firmare uno storico accordo per la sicurezza dei lavoratori pochi giorni dopo aver lanciato la nostra campagna! E’ arrivato il momento di proteggere i mari italiani dall'azione distruttiva delle multinazionali del petrolio.

Con speranza e determinazione,

Alex, Ian, Luca, Aldine, Alice, Pascal, Patricia, Iain e tutto il team di Avaaz

P.S. Molte campagne sono lanciate dai membri della nostra comunità! Lancia la tua e vinci su questioni locali, nazionali e globali http://www.avaaz.org/it/petition/start_a_petition/?bgMYedb&v=23917

ULTERIORI INFORMAZIONI

Dossier "Per un pugno di taniche" (Legambiente)
http://www.legambiente.it/contenuti/dossier/un-pugno-di-taniche

Assomineraria non ha convinto su trivellazioni (Agenzia ASCA)
http://www.asca.it/news-Ambiente__Marinello__Assomineraria_non_ha_convinto_su_trivellazioni-1297518-POL.html

Ombrina mare. «La politica parla ma nei fatti non vuole chiudere la vicenda» (Prima di Noi)
http://www.primadanoi.it/video/541532/Abruzzo--Ombrina-mare--Vacca.html

Trivellazioni in Abruzzo, 10 motivi per dire no a ‘Ombrina’ (Il Fatto Quotidiano)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/19/trivellazioni-in-abruzzo-10-motivi-per-dire-no-a-ombrina/631026/

Trivellazioni in Sicilia, per il WWF danni gravissimi (Ecologiae)
http://www.ecologiae.com/trivellazioni-sicilia-wwf-danni-gravissimi-orlando-fermarle/69925/



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