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Subject: FW: Selezione come privatizzazione
Date: Tue, 16 Jul 2013 16:12:31 +0200
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Subject: Selezione come privatizzazione
Date: Tue, 16 Jul 2013 16:08:03 +0200
LA PRECOCE PRIVATIZZAZIONE DELLE "ECCELLENZE" STUDENTESCHE: IL COLPO DI GRAZIA ALL'UNIVERSITA' PUBBLICA ---- GENOVA ---Mentre alcune Facoltà, specie umanistiche, per carenza di mezzi sono avviate sul binario morto dell'estinzione, già due ISTITUTI di STUDI SUPERIORI (Biomedicina e ICT- Information and Communication Technologies) sono stati creati presso (all'interno?) dell'Università di Genova. A quanto è dato sapere, il curriculum di studi fin qui praticato, per quanto esso stesso discutibile, e cioè laurea di primo livello, laurea magistrale, dottorato, eventuale specializzazione (master), risulta di fatto rivoluzionato, svuotato e colpito al cuore dall'intervento, a tutto vantaggio delle imprese private e pubbliche, di una selezione che interverrebbe a scegliere (cito da La Repubblica) "gli studenti migliori, che dalla META' (sott. mia) del loro corso, vengano individuati, seguiti e condotti attraverso un'implementazione degli insegnamenti fino alla laurea e, da qui, all'immediato ingresso nel mondo del lavoro". Una sorta di classi differenziali, come un tempo esistevano nell'istruzione primaria, ma di segno opposto. La politica apparentemente scriteriata della Gelmini riacquista in questa luce un segno politico preciso. Allo svuotamento dell'Università, già di massa, corrisponde la sua dequalificazione a parcheggio elettivo delle (poche) cosiddette eccellenze di cui il capitalismo nostrano ha bisogno: l'intervento di enti e di privati (Banca d'Italia, Camera di Commercio, Confindustria et alii) è previsto nella composizione del Comitato Direttivo,mentre chierici asserviti al neoliberismo (i cosiddetti saggi) comporranno il Comitato Scientifico.Giunge così a compimento quanto la sinistra giovanile, la stessa Unione Goliardica Italiana, aveva paventato e preconizzato cinquant'anni fa, ai tempi della mia formazione universitaria (e politica).Diritto allo studio, valore legale del titolo di studio, una autentica formazione scientifica alla portata di tutti vanno a farsi benedire nel tardo-capitalismo, finanziario ma anche cognitivo (sic!).Qualcuno obietterà : ma allora, prima cioè della controrivoluzione capitalistica degli anni '80 e '90, c'erano le ideologie, oggi ce ne siamo finalmente liberati e possiamo viaggiare liberamente su una locomotiva impazzita, priva di conducente e di destinazione, che non sia la "neutra" tecnologia (ed il profitto di pochi). Evviva!!!Non credo proprio che il sindacato e la ex-sinistra, oggi neo-DC, abbiano qualche rilievo da avanzare rispetto a questo processo in atto: anzi ne andranno sicuramente fieri e, dimettendo per un attimo la sobrietà lettiana, inneggeranno alla modernizzazione (e alla "coesione nazionale", il condensato di pensiero del Presidente Napolitano).
Giacomo Casarino, già ricercatore e docente della ex-Facoltà di Lettere e Filosofia