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New York Times: “L’Italia è in crisi, approfittatene e comprate le sue
aziende”

di <http://www.forexinfo.it/_Vittoria-Patane_> Vittoria Patanè - 13 Jul
2013 - 18:16

Un articolo apparso due giorni fa sul New York Times invita gli investitori
stranieri a guardare con attenzione verso l’Italia. Perché? Perché è una
nazione piena di aziende in crisi che potrebbero essere acquistate ad un
ottimo prezzo.

Ecco l’articolo pubblicato su uno dei più importanti giornali del mondo.

Perché l’Italia potrebbe diventare terreno fertile per gli investitori

Gli investitori stranieri dovrebbero tornare a guardare l’italia. Non
sorprenderà il fatto che gli affari vadano al rilento a est delle Alpi. Ma
le firme italiane primeggiano in tutti i campi, dalla moda all’ingegneria.
La grave condizione del Paese non è un ostacolo insormontabile per gli
investimenti stranieri. Bisogna solo convincere gli anziani imprenditori
italiani a sedersi ad un tavolo e vendere.

Nessuno nega che lo scenario sia tetro. L’Italia continua la sua lunga
recessione dalla seconda guerra mondiale. Il PIL potrebbe calare dell’1,8%
quest’anno, secondo le stime diramate negli ultimi giorni il Fondo Monetario
Internazionale. La stretta sul credito è in corso. Burocrazia e corruzione
sono perenni scocciatori. E una fragile coalizione governativa rende la
politica impraticabile.

Le fusioni e le acquisizioni finanziarie sono lente. Nel 2012 gli accordi
italiani hanno rappresentato appena lo 0,5% delle operazioni M&A
transnazionali, circa la metà della media degli ultimi anni, secondo i dati
di Thomson Reuters. Alcuni grandi investitori come Advent e Apax sono
tornati a casa.

Gli stranieri stanno perdendo un’occasione. La produzione italiana primeggia
nella vendita al dettaglio e nei beni di lusso, nell’ingegneria High-tech e
nell’industria manufatturiera: pensate a Prada, Ferrero o Ducati. E la crisi
che affligge il Paese potrebbe far calare ancora i prezzi.

Ancora meglio, guardando all’Italia da una prospettiva esterna, si potrà
facilmente vedere come un’impresa a conduzione familiare, un po’
provinciale, fatalmente a corto di capitali non aspetta altro che un aiuto
per espandersi all’estero, lontano dal calvario italiano e dalla sua
endemica debolezza.

Il grande ostacolo resta quello di convincere i capitani d’azienda italiani
a vendere. Molti, pur essendo in età pensionabile, si ostinano a voler
mantenere il controllo. Alcuni preferiscono raccogliere capitali attraverso
la Borsa. Se solo i mercati azionari fossero un po’ più vivaci.

Il consiglio è essere pazienti e gentili, quando necessario. Lo testimonia
la recente acquisizione da 2 miliardi di euro di Loro Piana, i cui maglioni
e cardigan di cashmere costano più di mille euro al pezzo, da parte di LVMH.
I fratelli hanno venduto a prezzo pieno, mantenendo una quota di minoranza e
conservando le cariche nella società.

Un investimento in Italia quindi, prima o poi, potrebbe rivelarsi molto
fantasioso. Occorre creatività, ma vale la pena visitare l’Italia, e non
solo come turisti.

Fonte:
<http://dealbook.nytimes.com/2013/07/10/why-italy-could-be-fertile-ground-fo
r-deal-makers/> The New York Times. Traduzione a cura di Vittoria Patanè