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Comunicato CC 28/2013 - 7 luglio 2013
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Sollevazione popolare e colpo di Stato militare in Egitto
SONO LE MASSE POPOLARI CHE FANNO LA STORIA!
LE MASSE POPOLARI
ORGANIZZATE PORRANNO FINE AL SISTEMA IMPERIALISTA MONDIALE E
INSTAURERANNO IL SOCIALISMO NEI PAESI IMPERIALISTI!
IL PRIMO PAESE
IMPERIALISTA CHE ROMPERÀ LE CATENE DELLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE DEI
GRUPPI IMPERIALISTI EUROPEI, AMERICANI E SIONISTI APRIRÀ LA STRADA E
MOSTRERÀ LA VIA ANCHE AGLI ALTRI PAESI!
La sollevazione popolare di
fine giugno e il colpo di Stato militare del 3 luglio in Egitto
confermano che la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti
europei, americani e sionisti non è in grado di mantenere _stabilmente_
in alcun paese un ordine conforme ai suoi interessi. Quello che
instaurano oggi, domani va a pezzi o addirittura gli si rivolta contro.
Nonostante l'accumulazione e il dispiegamento di illimitati mezzi
finanziari e militari, di un enorme apparato di spionaggio,
infiltrazione e controllo e di una rete articolata di relazioni, appoggi
e complicità, la poco onorevole e sempre meno autorevole Comunità
Internazionale deve continuamente correre dietro agli eventi, trovare
soluzioni tampone, aggiungere macerie a macerie, morti a morti. Il
sistema di relazioni sociali è in crisi in ogni paese e l'intero sistema
di relazioni internazionali presenta contrasti sempre più accesi su un
numero crescente di terreni (finanziario, economico, climatico, ecc.),
guerre e operazioni di destabilizzazione, colpi di mano e atti di
banditismo (come quello con cui martedì 2 luglio la Comunità
Internazionale ha bloccato a Vienna il presidente della Bolivia, Evo
Morales).
È l'aspetto sistemico della crisi generale del capitalismo.
La borghesia imperialista e le sue succursali (come la Corte Pontificia
con la sua Chiesa) non possono che ricorrere a soluzioni tampone:
provvisorie e d'emergenza. Non hanno soluzione. Impersonano il sistema
sociale che genera questo corso delle cose.
Chi dà consigli, avanza
proposte o lancia parole d'ordine senza essersi chiarito quale è la
causa di questo corso delle cose, parla al vento e crea confusione e
diversione. È il caso degli esponenti della sinistra borghese.
Nel
mondo d'oggi solo le masse popolari organizzate sono in grado di
instaurare un ordine sociale duraturo. Esso deve per forza di cose
essere basato sull'instaurazione del socialismo nei paesi imperialisti.
La rivoluzione socialista e la rivoluzione di nuova democrazia sono
all'ordine del giorno. I movimenti e le soluzioni che non sono
componenti e forme particolari della rivoluzione socialista o della
rivoluzione di nuova democrazia sono contorsioni e manovre della
borghesia imperialista per prolungare il proprio potere o tentativi,
senza speranza di successo, di difendersi almeno dai peggiori effetti
del suo dominio, di far fronte alla catastrofe che essa impone al mondo.
Il freno principale dell'azione delle masse popolari non è la forza
della borghesia imperialista e del clero. Il freno principale è la
mancanza di organizzazione, di un orientamento e un obiettivo giusti a
guida della loro azione e di una direzione autorevole, a livello dei
singoli paesi e a livello internazionale. L'esaurimento della prima
ondata della rivoluzione proletaria è culminata alla fine degli anni '80
con la disgregazione dell'Unione Sovietica ormai corrosa dal corso
impressole dai revisionisti moderni a partire dal 1956 e con la
reintegrazione sia pur contraddittoria e ancora parziale della
Repubblica Popolare Cinese nel sistema imperialista mondiale. Questo ha
lasciato nuovamente il mondo intero in balia della borghesia
imperialista e della sua Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti
europei, americani e sionisti, perché le masse popolari sono rimaste
senza organizzazione, senza orientamento e obiettivo giusti, cioè
conformi alle possibilità di progresso che esse hanno già in sé, senza
direzione autorevole.
La rinascita del movimento comunista non solo è
possibile, ma è necessaria ed è in corso. La condizione principale della
rinascita è che noi comunisti abbiamo fatto il bilancio dell'esperienza
della prima ondata della rivoluzione proletaria, dei suoi grandi
successi che hanno determinato il decorso della prima crisi generale del
capitalismo (nella prima parte del secolo scorso) e dei limiti del
movimento comunista per cui in quel contesto le masse popolari non hanno
instaurato il socialismo nei paesi imperialisti e la prima ondata non ha
completato il suo corso e si è esaurita. Questo bilancio ci ha permesso
di capire le cause dell'esaurimento della prima ondata della rivoluzione
proletaria e di elaborare concezioni, linee e metodi adeguati a
prevenirle. Essi costituiscono il marxismo-leninismo-maoismo, terza e
superiore tappa del pensiero comunista. Per quanto riguarda il nostro
paese essi sono riassunti nel _ Manifesto Programma [7] del (nuovo)
PCI_. Oggi siamo quindi in grado di prevenire e impedire che il loro
effetto nefasto si riproduca nella seconda ondata della rivoluzione
proletaria che avanza in tutto il mondo nel contesto della seconda crisi
generale del capitalismo.
La rivolta popolare e il colpo di Stato
militare in Egitto confermano che siamo sulla strada giusta e liberano
forze, in Egitto e in altri paesi, per sviluppare la seconda ondata
della rivoluzione proletaria. Chi si presta a servire il sistema
imperialista, avrà vita breve.
La lotta che noi comunisti con i
lavoratori avanzati e le masse popolari conduciamo del nostro paese per
costituire il Governo di Blocco Popolare sbarazzandoci del governo
Letta-Napolitano-Belusconi, fa parte della seconda ondata della
rivoluzione proletaria che avanza in tutto il mondo, nei paesi
imperialisti e nei paesi oppressi dal sistema imperialista mondiale.
La forza motrice di questo movimento sono i Comitati di Partito
clandestini e le Organizzazioni Operaie e Popolari costituite nelle
aziende capitaliste, nelle agenzie della Pubblica Amministrazione
(ospedali, scuole, caserme, università, enti e servizi pubblici, ecc.) o
su base territoriale.
Ogni persona di buona volontà è in grado di dare
il suo contributo a questo movimento. Piangere e lamentarsi dei mali del
mondo è inutile. Denunciarli e protestare non basta. Bisogna combattere
e sostenere chi combatte. Per questo bisogna organizzarsi.
IL PRIMO
PAESE IMPERIALISTA CHE ROMPERÀ LE CATENE DELLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE
DEI GRUPPI IMPERIALISTI EUROPEI, AMERICANI E SIONISTI, MOSTRERÀ E APRIRÀ
LA STRADA ANCHE AGLI ALTRI PAESI.
LE MASSE POPOLARI ORGANIZZATE
POSSONO E DEVONO PORRE FINE A QUESTO CORSO DELLE COSE, INSTAURANDO IL
SOCIALISMO!
È UN’IMPRESA COMPLESSA E DIFFICILE! CERTO, MA È UN
PERCORSO DEL TUTTO POSSIBILE DA COMPIERE PER CHI ACQUISISCE UNA
COMPRENSIONE ABBASTANZA AVANZATA DELLE CONDIZIONI, DELLE FORME E DEI
RISULTATI DELLA LOTTA DI CLASSE E SU QUESTA BASE LA SPINGE IN AVANTI.
COSTITUIAMO NELLA CLANDESTINITÀ COMITATI DI PARTITO IN OGNI AZIENDA,
IN OGNI SCUOLA, IN OGNI ISTITUZIONE CIVILE E MILITARE DELLO STATO, IN
OGNI LOCALITÀ!
_**************_
_Per mettersi in contatto con il
Centro del (n)PCI senza essere individuati e messi sotto controllo dalla
Polizia, una via consiste nell'usare TOR [vedere _
http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html [8]_], aprire una casella
email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i
messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere _
http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html [8]_]. _
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http://www.nuovopci.it/scritti/mpnpci/indicmp.html
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http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html