Hey Jaromil,
mi sembra pero' che ragionare mettendo a confronto estremi opposti non
aiuti la conversazione.
tra l'orto di permacultura e le coltivazioni intensive ed estensive
all'americana, c'è tutto un universo di vie di mezzo che sono
praticabili e che si distanziano dallo sfruttamento, i capitali e
l'accumulazione.
Se proprio attraverso la condivisione di conoscenze, pratiche e
dettagliate istruzioni, sempre più persone possono permettersi non solo
di utilizzare degli strumenti che facilitano il lavoro ma sono in grado
di non diventarne schiavi perchè possono modificarli, aggiustarli, farli
evolvere, non capisco quale sia il pericolo che vedi.
Perchè pensi sia meglio costruirsi dei mattoni a mano, piuttosto che
costruirsi una macchina che me ne produce 2mila al giorno utilizzando
energia rinnovabile?
2mila mattoni al giorno non sono i 20 milioni di mattoni fatti in una
fabbrica industriale, ma possono cambiare la vita di una comunità intera
liberando tempo per occuparsi di altro.
Se guardi l'industria tessile, prima di arrivare alle industrie di
adesso c'è stata l'era della Giannetta in cui dall'artigiano che poteva
controllare una macchina, con un sistema meccanico si potevano
controllare 8 macchine in contemporanea.
http://it.wikipedia.org/wiki/Giannetta
E' un po' come usare la bicicletta invece di andare a piedi :)
E non ha senso comparare la bicicletta con il jet a propulsione.
ciao
Zoe
On 7/4/13 7:05 PM, Jaromil wrote:
> On Thu, 04 Jul 2013, six wrote:
>
>> Perché si parla di persone e non di impatto ? Non ne capisco un cazzo
>> , ma del poco che ne capisco mi sono stufato di sentire l'argomento
>> "siamo in troppi". Una famiglia di 4 persone occidentale consume
>> molto di piu di 11 africane. Se parli di numeri di persone li metti
>> allo stesso livello di consumi, fai una media che non c'entra una
>> mazza con i consumi reali degli uni e degli altri. Ovviamente "siamo
>> in troppi" se vogliamo chiudere gli occhi e continuare la nostra vita
>> sulla schiena degli altri.
>>
>> Quando invece il fattore principale non é il numero ma quanto una
>> piccola parte consuma di troppo.
>
> infatti. a questo aggiungiamo che il 99% dei casi dello zio contadino in
> italia si traduce in un MASCHIO INFOIATO che AMA LA SEGA ELETTRICA ed
> alla fine di ogni estate "pulisce" il terreno BRUCIANDO MONTAGNE DI ROBA
> e producendo un RUMORE PAZZESCO e DESERTIFICANDO TUTTO.
>
> sono POCHISSIMI i contadini di mestiere la cui conoscenza e'
> sopravvissuta al brain washing industriale. chi coltiva con "mezzi
> moderni" non si pone neanche piu' la domanda se servono o no, riciclati
> o meno, non ricorda come si faceva prima e segue un vettore di scala,
> profitto e comfort completamente campato in aria. per lo stesso motivo
> non ci si pone neanche piu' domande sui semi, sui brevetti della
> monsanto etc. si comprano e basta.
>
> e intanto il sistema produce sussidi e debito pagando gente che va
> avanti con queste idiozie... la cosa poi si ramifica effettivamente
> allontanando il valore dalle dinamiche di produzione per arrivare nella
> finanza dei brevetti, a cui l'ignoranza e lo spreco fanno gioco.
>
> l'ho fatta breve, ma cmq non credo proprio che questo si risolve facendo
> i trattori open source. questo stallo non risolve con nessuna
> tecnologia, ma con un'informazione che non sia necessariamente al
> servizio della creazione di altra tecnologia, ma al servizio della
> creazione di coscienza.
>
> ciao
> _______________________________________________
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> Hackmeeting@???
> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/hackmeeting
>