[Precari_roma] RESOCONTO DETTAGLIATO INCONTRO 25GIU2013 PRES…

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Aihe: [Precari_roma] RESOCONTO DETTAGLIATO INCONTRO 25GIU2013 PRESIDENTE MUN VII ROMA CAPITALE, USI e OOSS, SU VICENDA CIGD COOP SOC OBIETTIVO UOMO ED EFFETTI DELIBERA G.C. 355 2012





















COMUNICATO
SINDACALE del 4 luglio 2013 (art. 25 L.
300/70) PER AFFISSSIONE, PUBBLICAZIONE,
DIFFUSIONE, DIVULGAZIONE, grazie.



Trasmette USI Unione Sindacale Italiana
segreteria intercategoriale e sezione sindacale interna USI Soc. Coop Sociale “Obiettivo
Uomo” e mail usiait1@???

Blog www.unionesindacaleitaliana.blgspot.com,
sito naz. Ufficiale www.usiait.it



RESOCONTO DETTAGLIATO (e commentato, ex art. 21 Cost e art. 1 Legge 300/70) INCONTRO DEL 25 GIUGNO 2013
CON PRESIDENZA MUNICIPIO VII (ex 9 e 10) DEL COMUNE DI RMA CAPITALE, DIRIGENTE
UOSECS MUN. VII, con USI e OO.SS. CGIL, CISL UIL, SU SITUAZIONE LAVORATRICI E
SERVIZI SOC COOPERATIVA OBIETTIVO UOMO (attivazione procedura di CIG in Deroga,
in corso) ed EFFETTI NEL MUNICIPIO DELLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE 355/2012.



Si
è svolto il giorno 25 giugno 2013 presso la Presidenza del Municipio VII (ex
Mun. 9° ora accorpato con il 10°) del Comune di Roma Capitale, l’incontro
convocato dalla Presidente Fantino, su sollecitazione dall’Unione Sindacale
Italiana, relativo alla situazione della Soc. Coop Sociale “Obiettivo Uomo”,
attualmente con una procedura di CIG in Deroga che, su attivazione della
cooperativa stessa, vorrebbe coinvolgere 169 lavoratrici e lavoratori sui 185
in organico (tra i quali 30 precari), su servizi di assistenza domiciliare
SAISH (disabilità) SAISA (anziani), SISMIF (minori) e AEC (assistenti educativi
culturali, che svolgono attività di assistenza specialistica nelle scuole dell’obbligo
a studentesse-studenti con disabilità), la maggioranza dei quali è utilizzata
nell’ex Municipio IX (procedura che coinvolge anche i Municipi ex VI, ex XI, ex
XII).

L’USI
aveva attivato con nota del 3 giugno, la forma di intervento sindacale prevista
dalla normativa in vigore sulla CIGD, sia alla DTL competente che alla Regione
Lazio e ovviamente alla Società Cooperativa Sociale Obiettivo Uomo, procedura
che è attualmente in corso di svolgimento e sulla quale si hanno parecchie
perplessità sulla sua opportunità e sul numero di persone che coinvolge, cioè
quasi tutta la cooperativa. L’USI, oltre alla procedura tecnica, come è ormai
prassi consolidata e per esperienza maturata in tanti anni di intervento, ha
chiesto per una verifica della situazione e un monitoraggio da parte delle
stazioni appaltanti dei Municipi interessati, per l’impatto sulle condizioni di
lavoro, salariali, occupazionali di chi lavora in quei servizi, nonché per gli
effetti di tale meccanismo sulla cittadinanza, sui servizi e sugli utenti. Proprio
la motivazione della richiesta della cooperativa sociale posta a base della
CIGD, il taglio di complessive 8000 ore mensili per effetto della D.G.C.
355/2012, lasciata in eredità dalla Giunta Alemanno di “riforma” dell’assistenza
domiciliare nei municipi e con un meccanismo che coinvolge tutto il terzo
settore a Roma di competenza dell’Ente Locale, ha portato l’USI (presente con
una delle lavoratrici e delegata interna e con componente della segreteria, che
è anch’esso lavoratore in servizio di altra cooperativa sociale) a intervenire
anche con la parte politica e le “stazioni appaltanti” dei Municipi
interessati.

Richiesta
che è stata prontamente raccolta dalla rieletta Presidente Fantino, che per il
25 giugno 2013 ha convocato le OO.SS., oltre all’USI (che all’interno di quella
cooperativa, come in molte altre strutture del terzo settore e nelle più svariate
attività e servizi, ha iscritte e sezione sindacale interna), CGIL, CISL UIL e
Csa. All’incontro ha partecipato la Dirigente della UOSECS Dott.ssa Bigari, che
ha relazionato sulla metodologia usata per la prima fase di applicazione di
tale D.G.C.

Assente
il Csa, dopo una premessa della Presidente Fantino che è stata apprezzata e
ringraziata per la sua celere disponibilità al confronto, è intervenuta L’Unione
Sindacale Italiana, che senza soffermarsi sulle questioni procedurali tecniche,
che sono oggetto di altri tavoli alla Regione Lazio e alla DTL (con i tempi
ormai consueti della procedura), ha ulteriormente ribadito la motivazione della
richiesta di attivazione con la nuova Amministrazione comunale e municipale,
non solo sulla questione specifica e il suo impatto per chi lavora e per chi beneficia
dei servizi, ma sugli effetti della D.G.C. 355/2012, sulla quale il sindacato
autorganizzato, assieme ad altre forze sindacali e sociali e al coordinamento
locale, ha fatto incontri, osservazioni, rilievi e spiegazioni nell’arco di
tutto il 2012 con Assessorato e Dipartimento e in alcuni Municipi, intervenendo
come su molte altre questioni (Aec, sui vari servizi e progetti, formazione e
aggiornamento…) senza porsi questioni di natura ideologica, ma affrontando
anche con proposte alternative le questioni e i problemi in concreto. L’Usi ha
infine richiesto alla Presidenza del Municipio VII, che come altri Municipi
auspica abbia finalmente la possibilità di attivarsi come autonomo ed effettivo
“ENTE LOCALE DI PROSSIMITA’” di Roma Capitale, vicino ai bisogni e alle istanze
della cittadinanza e di chi lavora su questo territorio (ndr, il Municipio accorpato
VII ha una estensione territoriale e una popolazione pari a una grande città
capoluogo tipo Bologna) e non solo come “passacarte” di scelte centralizzate e
senza possibilità di intervento, di intervenire nei confronti del Sindaco e
della Giunta, per la sospensione degli effetti di questa Delibera di Giunta,
con la sostituzione con altro provvedimento che sia maggiormente rispettoso di
bisogni e diritti, eliminando gli effetti negativi che sta producendo nei
Municipi nei quali essa si sta applicando (taglio di ore di assistenza, tagli
di finanziamenti, rischio di perdita di ore di lavoro per lavoratrici e lavoratori
o di mancata conferma di contratti per i precari, abbassamento della qualità
del servizio, costo del lavoro che si pone come inferiore persino alle tabelle
ministeriali del CCNL cooperative Sociali…), ponendo l’Usi la questione di
garantire salvaguardia occupazionale, salariale, continuità lavorativa e
servizi degni della città di Roma Capitale, anche con l’applicazione corretta
di CCNL e leggi di tutela, promuovendo quindi un percorso di verifica periodica
anche in quel Municipio, già sensibile e attento a queste tematiche, su tali
situazioni, per uscire da una logica di perenne “emergenza”.

Dopo
l’intervento dell’Usi, si sono susseguiti quelli di CGIL F.P.(presente con 4
persone, nessuno sembra che lavorasse nella cooperativa visto che non si sono
nemmeno presentati…), che ha esordito chiedendosi il motivo di tale “stravagante”
convocazione, nonché il fatto che fosse stata attivata da “sindacato non
firmatario di contratto nazionale di lavoro…”, questione sulla quale la
funzionaria sindacale ha sproloquiato per quasi metà del suo intervento, dando
dimostrazione di non essere nemmeno al corrente delle questioni concrete, di non
sapere le procedure di vigilanza e monitoraggio che sono funzioni e compiti
delle stazioni appaltanti pubbliche (municipi compresi), di specificare
questioni di natura tecnica sulla CIGD che non erano oggetto dell’incontro (che
aveva una sua natura di confronto di ambito politico – sociale e non di…trattativa
sindacale), rivendicando un tavolo con Confcooperative sulla procedura di CIGD
alla Coop Obiettivo Uomo (ndr, qui non si capisce che cosa c’entri, visto che
la procedura si farà alla Regione Lazio e Confcooperative alla sua associata,
avrebbe dovuto dirle PRIMA come attivare la procedura di CGID, non DOPO che è
stata attivata, per porre eventuali correzioni, errori, omissioni o
inefficienze, con L’AVALLO E LA COPERTURA DI CERTI SINDACATI E SINDACALISTI CHE
SI PRESTANO A CERTI GIOCHETTI…bah), la
firma di un accordo con le tre centrali cooperative sull’applicazione della
clausola sociale in caso di cambi di appalti (ndr, questa disposizione ci sta
già nel CCNL di categoria e al Comune è già inserita nelle Delibere del
Consiglio Comunale in vigore già dal 2000, le delibere 135 e il regolamento
attuativo delibera 259 del 2005…). Segue la CISL, che fa la stessa solfa di
CGIL sul fatto che l’incontro è stato chiesto da “soggetto non firmatario di
CCNL” (ndr, ma a certi burocrati e funzionari sindacali, lo spiegano che è dal
referendum sull’articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori del 1995 e dopo la
sentenza 244 del luglio 1996 della Corte Costituzionale, oltre a quella dell’altro
giorno sul caso esclusione FIOM dalla FIAT, CHE NON E’ PIU’ COSI’ COME
RACCONTANO LORO E TRA DI LORO, ANCHE CON I PADRONI LORO “AMICI”, PER MANTENERE
UN ANTICOSTITUZIONALE MONOPOLIO SINDACALE E PORRE UN ILLECITO E ILLEGITTIMO “VETO”
SU ALTRI SINDACATI COSTITUITI DA LAVORATRICI E LAVORATORI…SENZA E MALGRADO LORO
E INVECE COSTITUZIONALMENTE LEGITTIMATI A FARE ATTIVITA’ SINDACALE E A IMPORSI
COME CONTROPARTE? PARE DI NO, PURTROPPO…) e lamentandosi del fatto che anche in
passato, in quel Municipio erano stati “convocati solo una volta e poi più
niente…”, nemmeno sulla questione Aec e cooperative (ndr, a differenza di altri
sindacati, voleva dire che invece si sono attivati per intervenire in più
occasioni, come l’Usi e lo stesso Coordinamento Aec e operatrici-operatori
sociali del Municipio IX, che si è conquistato credibilità e anche uno spazio
fisico nel Municipio per poter fare le riunioni, al di là dell’appartenenza o
meno a un sindacato o sotto il controllo asfissiante di Cgil Cisl Uil). Molto
breve l’intervento della UIL, che si è accodato alle altre due OO.SS. territoriali
sulla vicenda “soggetti firmatari di CCNL” (ndr ma che ci sono venuti a fare,
allora, a farci perdere tempo in chiacchiere inutili e fuori dal quadro
costituzionale…), rendendosi disponibile a “dare il loro contributo costruttivo” in
future convocazioni e non dicendo nulla sulle questioni oggetto dell’incontro
(ndr la UIL non è presente nella cooperativa). Al termine degli interventi, vi
sono state le precisazioni sulla legittimità della convocazione da parte della
Presidente Fantino, che ha ribadito la volontà di voler intervenire non solo
sul caso concreto ma sulle questioni poste in quell’incontro, sia sulla D.G.C.
355 della passata Giunta, che sulla intenzione di voler convocare in autunno un
INCONTRO PUBBLICO CHE COINVOLGA TUTTI GLI “ATTORI SOCIALI” E LA PARTECIPAZIONE
ALLE SCELTE E AL CONFRONTO IN TEMA DI SERVIZI SOCIALI (nel suo complesso, sia
servizi che progetti) ED EDUCATIVI, PER AVVIARE UN PERCORSO E UN PROCESSO
PARTECIPATO CHE SVILUPPI L’AUTONOMIA E L’INTERVENTO EFFICACE DEI MUNICIPI, specificando
che per difficoltà inerenti l’accorpamento e circolari emanate dalla precedente
Amministrazione capitolina, prima della metà di settembre, non era in
condizione di definire l’organigramma dei Dirigenti di Uffici e Servizi del
Municipio VII, con poteri di firma sui procedimenti e atti, compresa la
situazione della UOSECS. La Dott.ssa Bigari ha poi relazionato sul metodo
utilizzato, spiegando che si è tenuto conto dei bisogni reali e personalizzati
di utenti, anche in situazioni critiche, che formalmente potevano essere sottoposte a tagli notevoli di ore di assistenza,
se la UOSECS avesse scelto di applicare in maniera rigida e formale, gli schemi
e le procedure introdotte dalla D.G.C. 355 (che cambiava tutto il concetto dei
pacchetti dei servizi e metodi e costi della vecchia D.G.C. 479 del 2005, ora
abrogata), senza invece dare un senso di applicazione “umana e solidale” a
tutta l’utenza in carico nel Municipio ex 9°

Alle
14, 30 circa (l’incontro è iniziato dopo le 12.30) la riunione si è sciolta e
ci si rivedrà con la Presidenza in altre occasioni utili.

VALUTAZIONE
ALLA FINE DI QUESTO INCONTRO: Un avvio di percorso con la Amministrazione del
Municipio VII utile per L’USI e in generale per chi lavora nel terzo settore
sul serio, anche se sono tantissime le cose da fare e l’attenzione e la
mobilitazione di lavoratrici, lavoratori
e dei delegati sindacali dovrà avere futuri sviluppi specie con l’Assessorato
di nuova istituzione (ndr Sostegno sociale e sussidiarietà, già il nome è tutto
un programma…) e la prosecuzione di tali incontri in altri Municipi di Roma
Capitale, dando concretezza al lungo lavoro di analisi, elaborazione e azione
fatto a partire dai luoghi di lavoro e dai territori, con pratica
autorganizzata, autogestita, autofinanziata e solidale, con il coinvolgimento
delle strutture sociali e sindacali che siano in sintonia con quelle pratiche e
principi fondamentali.

Per
quanto riguarda i funzionari dei sindacati “concertativi” incontrati il 25
giugno (per fortuna non tutti sono così…speriamo), l’ennesima dimostrazione
della loro estraneità a quello che effettivamente sono i bisogni e le aspettative
di chi lavora nelle cooperative e nelle associazioni onlus, una arroganza e una
spocchia degna della burocrazia sindacalese di peggior stampo, una certa ignoranza
di fondo su normative anche sindacali e sui processi di funzionamento di un
Ente Locale in perenne trasformazione come Roma Capitale, la lontananza da un
modo serio, efficace e concreto di fare attività sindacale, che non sia solo
ottenere una “egemonia formale” e un monopolio di rappresentanza, dimenticando
una lezione fondamentale, I LAVORATORI E LE LAVORATRICI NON HANNO “GOVERNI
AMICI”, L’UNICA RAPPRESENTANZA REALE DI UN SINDACATO E’ QUELLA DEGLI INTERESSI
COLLETTIVI DI CHI LAVORA (ndr delle CLASSI LAVORATRICI, diremmo noi) E DI QUELLI
GENERALI DELLA COLLETTIVITA’, che sono in contrapposizione agli interessi di
chi ci domina, di chi sostiene il potere, alla grande finanza, agli speculatori
e sfruttatori e a chi ritiene il profitto, anche nel terzo settore, come un
valore dominante. A presto IN PIAZZA, ce ne sarà bisogno e necessità…                                       

















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