*GIOVEDÌ 27 GIUGNO ALLE ORE 21, ALLA CHIESINA DELL'ALBA*
*in via Elisa (lato porta San Gervasio)*
incontro per la formazione di un comitato a difesa della costituzione, 
in seguito al nuovo attacco prospettato dal disegno di legge 
costituzionale del governo delle larghe intese.
L'incontro e l'adesione al comitato sono aperte a tutti: partiti, 
sindacati, associazioni, singole persone.
Siti utili:
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https://www.facebook.com/RetePerLaCostituzione_
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http://www.salviamolacostituzione.it/_
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www.libertaegiustizia.it <
http://www.libertaegiustizia.it/>_
e il comunicato stampa dell'associazione Libertà e Giustizia :
*Costituzione, basta giocare col fuoco*
di _Presidenza di LeG_, 14 giugno 2013
Sono stati superati i confini della legalità e della decenza 
costituzionale. Adesso è l’ora di raccogliere attorno a un unico 
obiettivo tutte le forze, le associazioni, i movimenti che scelgono di 
opporsi allo scardinamento della repubblica parlamentare.
Attorno a personalità come Gustavo Zagrebelsky, Stefano Rodotà, 
Salvatore Settis, Gaetano Azzariti, Carlo Smuraglia, attorno a 
associazioni come Libertà e Giustizia, i Comitati Dossetti, la 
Convenzione per la legalità costituzionale, Salviamo la costituzione, 
  l’Anpi nazionale, i sindacati che hanno partecipato al 2 giugno a 
Bologna si sta organizzando una imponente mobilitazione, tale da 
costituire un importante punto di riferimento per il referendum che 
inevitabilmente si prospetta.
Un incontro organizzativo si terrà prima di luglio.
I punti critici e di forte allarme democratico sono almeno 3:
*1) il metodo scelto dal governo e dalle forze politiche che lo 
sostengono che non rispetta l’articolo 138 della Costituzione;*
*2) Il semi presidenzialismo o il presidenzialismo che molti, anche fra 
i cosiddetti “saggi”, cercano di imporre;*
*3) la legge elettorale che non è considerata la priorità assoluta.*
Durante l’incontro con le associazioni si comincerà a gettare le basi 
per il Comitato referendario.
Adesso basta. Si sta giocando col fuoco ma i cittadini italiani non 
dimenticano la loro storia e nel momento più grave della crisi economica 
si oppongono allo smantellamento della Costituzione nata dalla Resistenza.