[NuovoLab] Un'analisi di Giorgio Cremaschi

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Autore: giacomo casarino
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Oggetto: [NuovoLab] Un'analisi di Giorgio Cremaschi
SI SCRIVE PD,
SI LEGGE PENTAPARTITO

di Giorgio
Cremaschi



Ma è puramente
casuale che il Pd come forza politica macini successi, mentre come forza di
governo registri un fallimento dopo l'altro? Non credo questa sia una domanda
assurda, anche se non la vedo minimamente accennata nello svolgersi quotidiano
del talk show politico.



Il Pd ha realizzato
alle amministrative un vero e proprio sfondamento, non riconducibile ad altri
successi del passato. Galleggiando sapientemente sulla sfiducia di una metà
dell'elettorato, che in parte ha già disinvestito il voto di protesta sui 5
Stelle. Approfittando della disgregazione in atto nella destra, a cui basta
sempre meno il soccorso di Silvio Berlusconi. Usufruendo della lunga crisi e
del processo di dissoluzione della sinistra radicale, nonché del solido
appoggio del concerto delle parti sociali fondato su CGIL CISL UIL e
Confindustria, il Pd si è posto al centro di un sistema che controlla quasi
completamente e che occupa oramai quasi tutto lo scenario politico ufficiale.



Il sistema PD
attrae forze a destra nel mondo dei poteri economici e della Chiesa Ufficiale.
A sinistra ha riassorbito Vendola, Landini, persino settori dei centri sociali.
E con questa costellazione di corpi attratti da varie direzioni, ha stravinto
le amministrative. Il sistema Pd ha in realtà ben poco a che vedere con il
vecchio Pci, la cui struttura restante viene sempre più utilizzata come
logistica e fureria. Non è un caso che il segretario del partito sia un ex
socialista, il presidente del consiglio un democristiano, così come lo è il
possibile leader alternativo.



La dialettica
interna al Pd e al suo sistema non ha nulla a che vedere con quella interna ai
vecchi partiti di sinistra, essa è un incrocio di alleanze e contenuti
intercambiabili tra loro a seconda delle cordate che si costruiscono, e dei
vari leader che si presentano alla ribalta politico televisiva.



Sotto questo
aspetto il sistema Pd ha quasi integralmente occupato lo spazio del vecchio
pentapartito. Un pentapartito che sfonda a sinistra e spinge ai margini le
destre e le sinistre che vogliano restare incompatibili, mentre opera per la
distruzione del Movimento 5 stelle. In questo ben aiutato dalle contraddizioni
e dalla debolezza culturale e politica che sta rivelando quel movimento.



Così Berlusconi,
nonostante vorrebbe stare all'opposizione, sta al governo e Sel e la Lega,
nonostante siano alla opposizione, si comportano come se fossero al governo.



Così il sistema Pd
dilaga elettoralmente e sembra persino smentire la cosiddetta "legge del
Pasok ", il partito di centrosinistra greco schiantatosi nella politica di
austerità e unità nazionale con la destra. Da noi su quella politica il sistema
Pd trionfa e la destra crolla. Ora ci si accinge persino a riformare la
Costituzione per adeguarla al sistema di potere vincente, che non vuole più
esserne condizionato. Quello che non è riuscito a Bettino Craxi, la
"grande riforma presidenzialista", pare possibile al sistema Pd
presieduto da Giorgio Napolitano.....Eppure....

(continua a leggere su http://popoff.globalist.it)