On Fri, 14 Jun 2013, Laboratorio Eudemonia wrote:
> http://permalink.gmane.org/gmane.politics.activism.neurogreen/39542
> >Benedetto Vecchi - JULIAN ASSANGE «Internet è il nemico» per
> >Feltrinelli L'industria dei dati e il controllo dello stato ...
>
> Continuando ad usare la parola "Stato" a sproposito, al posto della
> parola "statali", non si capisce che spesso cose come il controllo, la
> repressione, la sorveglianza, dipendono ben più da statali (o privati,
> non di rado insospettabili, magari pure qui presenti) che vogliono
> assicurarsi di giustificare la loro presenza "professionale" e perfino
> ingigantire le loro strutture, che non da politici fissati per la
> sicurezza od altre concrezioni di potere.
e' una bella puntualizzazione, ma sempre sul piano linguistico
preferirei difendere il concetto di societa' e socialita' piu' che
quello di uno Stato immaginario, in vitro, in quanto "non corrotto dalla
presenza di statali". sara' mai possibile? lo stato in provetta?
gli hackers sanno bene quanti e quali tentativi si avventano
costantemente sui centri di potere. esiste uno stato impermeabile?
forse quel che puo' esistere e' una societa' permeabile, porosa, che
resista nella moltiplicazione, che preveda sempre la devianza piuttosto
che immaginarsi pura ed in questo adattarsi implicitamente refrattaria
all'istituzionalizzazione....
cmq, non so a cosa pensasse Benedetto quando ha scritto quel che ha
scritto, forse mi capitera' di leggerlo, ma parliamoci chiaro che le
operazioni editoriali su assange oggi lasciano un po' il tempo che
trovano... grazie per la segnalazione
ciao