Author: lik Date: To: Gioacchino Mazzurco CC: hackmeeting Subject: Re: [Hackmeeting] PRISM
On 12.06.2013 15:38, Gioacchino Mazzurco wrote: > On Wednesday 12 June 2013 13:57:54 lik@??? wrote:
>> Scusate l'intromissione: ma se lo scenario e' che un governo
>> terribilmente autoritario filtri tutto il traffico che non e' in
>> grado
>> di decrittare, come puoi sperare che lasci in piedi le tue "reti
>> comunitarie"? Voglio dire tranciare a meta' un cavo ethernet e
>> rompere
>> la rete sara' piu' semplice di fare filtering sui dati crittati?
>
> Praticamente sembra piu' semplice ma in realta' non e' cosi', e'
> proprio su un
> altro livello filtrare la roba su internet la gente non se ne accorge
> nemmeno,
> se invece gli entri in casa per tirargli giu' l'antenna e li arresti
> se ne
> accorgono e come...
>
> Fino a che gli dici filtriamo perche' ci sono i pedoterrosatanisti
> raccogli
> pure consenso... penso che molta meno gente invece sarebbe d'accordo a
> far
> entrare in casa qualcuno che ti viene a staccare l'antenna e ti
> arresta
> pure...
>
> Per fare una cosa del genere dovrebbero appunto alzare un sacco il
> livello
> della repressione, a livelli tipo cina, in piu' ti stai mettendo
> contro una
> comunita' con tessuto sociale dove ci si aiuta a vicenda ecc ecc che
> non e'
> banale quanto mettersi contro "l'utente".
Ho capito e sono d'accordo che la rete comunitaria crea anche tessuto
sociale resistente etc, ma credo che sul layer 1 vinceranno sempre i
governi perche' per controllarlo e' sufficiente avere tanta polizia e
poco cervello.
Insomma voglio dire che in caso di innalzamento della repressione /
degenerazione autoritaria di un governo, la prima cosa a saltare sono le
reti comunitarie, poi tutto il resto.
Invece probabilmente per proteggersi dalle operazioni clandestine stile
PRISM, le reti comunitarie possono essere d'aiuto, a patto che non siano
infiltrate (e se diventano di dimensioni importanti verosimilmente
verrebbero messe sotto controllo).