Autore: usiait1@virgilio.it Data: To: pop CC: precari_roma, redditoxtutti Oggetto: [Redditoxtutti] comunicato da Rete nazionale salute e sicurezza sul
lavoro e sui territori 3giugno 2013 su sentenza Eternit
Comunicato per pubblicazione, diffusione e divulgazione, grazie
trasmette Rete nazionale salute e sicurezza sul lavoro e sui territori
e mail bastamortesullavoro@???,
Padroni assassini dell’amianto, il vostro posto è in
galera!La Rete Nazionale per la sicurezza sul lavoro e nei territori a Torino per
la sentenza al processo Eternit il 3 giugno
Il 3 giugno la Corte d'Appello di Torino
pronuncerà la sentenza di secondo grado per il processo Eternit, il più
importante processo per la strage di amianto.
La difesa dei padroni criminali sta
cercando di ribaltare la condanna di primo grado per i vertici dell'Eternit,
padroni miliardari, lo svizzero Schmidheiny ed il belga De Cartier, che, come
scrivono i giudici, con “pervicacia e
spregiudicatezza” hanno causato oltre tremila morti in Italia tra i lavoratori
e le popolazioni mentre i signori padroni facevano i profitti con l'amianto.
"Una tragedia mai vista e mai letta” , come ha commentato il PM Raffaele
Guarinello. I padroni stragisti sono stati condannati a
16 anni di galera per disastro doloso (articolo 434 c.p.) ed omissione dolosa
di cautele antinfortunistiche (articolo 437 c.p.), una condanna che è stata
anche il risultato della mobilitazione dei comitati popolari e delle
associazioni dei famigliari. Ora uno dei padroni condannati, il barone
De Cartier, è morto ed andrà "a giudizio divino" ma non potrà
sottrarsi al giudizio di condanna, certamente senza appello, dei lavoratori e
delle masse popolari che hanno pagato e pagheranno purtroppo ancora sulla
propria pelle con morti e malattie la sete di profitto del sistema del
Capitale, lo stesso sistema che ha causato le stragi degli operai della Thyssen
come degli operai e delle popolazioni, dall’Ilva come alla Solvay, da Viareggio
come all’Eureco, per citarne alcuni dei processi dove la Rete si è mobilitata. Padroni assassini, elementi della stessa
classe sociale che li ha applauditi al loro ingresso ad un'assemblea di Confindustria.
La Rete nazionale, che ha seguito e dato un
resoconto puntuale di tutto il processo, partecipa all'udienza d'Appello perché
vogliamo la conferma della condanna di primo grado e per i risarcimenti e le
bonifiche che vogliamo tutte a carico dei padroni.
Rete
Nazionale per la sicurezza sul lavoro e nei territori