[NuovoLab] CIRCA L'ACCORDO CGIL-CISL- UIL E CONFINDUSTRIA SU…

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Autore: giacomo casarino
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Oggetto: [NuovoLab] CIRCA L'ACCORDO CGIL-CISL- UIL E CONFINDUSTRIA SULLA RAPPRESENTANZA

Ma l'ex-ministro del lavoro Sacconi, che dovrebbe conoscere il "sindacalese", ancora non si fida e reclama "sanzioni contro le minoranze che non lo rispettano" (l'accordo contrattuale nazionale), chiarendo, se ve ne fosse stato bisogno, il senso politico dell'embrassons-nous sindacati confederali-Confindustria. Eppure, i firmatari si impegnano a definire nei contratti "clausole di raffreddamento", cioè proprio l'inibizione dello sciopero e delle azioni legali. E, Sacconi dovrebbe saperlo, non esiste clausola di raffreddamento che non preveda sanzioni per chi non la rispetta. Dal canto loro, allo scopo di far applicare l'accordo anche alle fabbriche FIAT (che vedono attualmente l'esclusione della FIOM dalla rappresentanza) SEL e Di Pietro si fanno parte diligente per tradurre l'accordo in una legge dello Stato. L'"esigibilità" del contratto è tutta in funzione della parte padronale, tant'è che nei suoi confronti, in caso di inadempienza, non si è fatto nemmeno finta di pensare a sanzioni. Si può criticare la FIOM o è un peccato di lesa maestà, se non un segno di "intelligenza col nemico"? Ebbene, sì, si può. Lasciamo perdere quei personaggi in cerca di autore che si autodefiniscono "partito del lavoro": essi fanno parte pienamente della partita e certo esalteranno questa nuova conquista (democratica in quanto fondata sull'unità triconfederale!).