Autore: laura picchi Data: To: forumlucca, salah.aimac@gmail.com, giulio sensi, roberto.sensi@gmail.com, lista-di-lidia-menapace@googlegroups.com, lucca@manitese.it, lucca@arci.it, mciancarella@ritaatria.it, Nadia Furnari, lagana.santo@alice.it Vecchi argomenti: [Forumlucca] 1989-2013 in ricordo di Nicola Perretta e il collega Oggetto: [Forumlucca] processo trattativa: a titolo personale di laura picchi
Per prima cosa personalmente non sono per niente d'accordo con tutti quelli che sostengono che il carcere preventivo a Ciancimino jr sia un modo da parte della magistratura su mandato di altri per intimidire un testimone nel processo trattativa stato mafia, per altro anche imputato. Io sono contro il carcere preventivo in generale, ma fare dichiarazioni su presunti complotti ai danni di chi parla al telefono con boss calabresi per rassicurare che l'inchiesta è una cazzata e tutto finirà bene, fare dichiarazioni di queste genere nonostante le prove raccolte dagli inquirenti qualifica i personaggi che le fanno e quelli che seguono fideisticamente il Ciancimino jr, con i quali non è possibile da parte mia nessun percorso di comune lotta alle mafie e chi con esse ha rapporti a tutti i livelli. Ciancimino jr non è una povera vittima della magistratura che fa azioni a orologeria su mandato di chi si sente minacciato dalle sue dichiarazioni farcite di mille menzogne al minuto, ma un figlio di mafioso che mente continuamente cercando di proteggere dall'azione dei magistrati di sequestro i conti corrente del padre mafioso e il patrimonio di don Vito di cui vuole continuare a godere. E' chiaro per accreditarsi con Testimone qualcosa di vero in qua e là la dice ma la sua è la più classica delle polpette avvelenate da non assaggiare nemmeno uno spizzico, spetta al magistrato verificare parola per parola le parole del figlio di Don Vito e capire qual'è se c'è la ciccia buona di quella polpetta avvelenata, a livello di cittadina ordinaria il giudizio su Ciancimino jr è totalmente negativo e così sui suoi fans o sponsor o gente in buona fede che è caduta nella rete perdendosi completamente dietro a costui.
Secondo non ho ben capito la decisione della Corte sull'accettare o meno la costituzione delle parti civili nel processo trattativa.
Quale interesse diretto ha Libera associazioni contro le mafie per essere stata accettata che non hanno le istituzioni locali rifondazione e le altre associazioni antimafie?
Ma se il fratello di Borsellino non è stato ritenuto che come familiare della vittima ha interesse diretto nel processo trattativa vuol dire che secondo i giudici le stragi del 1992 non c'entrano con la trattativa? e se non c'entrano e c'entra solamente la strage di Firenze perchè sono morti Falcone e Borsellino con le scorte?
E se invece c'entrano quelle vittime e con loro Rita Atria che si toglie la vita perchè ammazzano Borsellino e rimane sola con l'oggetto della trattativa portata avanti da chi e con chi vedremo non è già partito con il piede sbagliatissimo il processo?
Nei polveroni non si distingue più ne' la verità nè la responsabilità, bisogna che si posino le polveri per tornare a vedere chiaro .
Non è semplice e non sarà semplice, ma forse ragionare può essere utile a far posare le polveri.
Se la trattativa è iniziata prima di Capaci non si trattava per fermare le stragi.
Se la trattativa è iniziata tra Capaci e Via d'Amelio non si vede perchè non si è troncata alla morte di Borsellino e la scorta, il suicidio di Rita Atria.
Se cominciata dopo Via d' Amelio la trattativa non si vede perchè non è stata troncata alla prima strage del 1993 e addirittura si tolgono i mafiosi dal carcere duro a dicembre 1993.
Pare che togliere i mafiosi dal carcere duro potrebbe essere un premio alla mafia per aver tolto di mezzo Falcone e Borsellino, fatta strategia della tensione a Milano, Firenze e Roma.
Era l'eventuale oggetto della trattativa voi che tanto li avete per nemici come noi eliminate i due magistrati e noi vi diamo quel che volete, ci accordiamo sul prezzo del lavoro sporco? E poi fate le stragi del 1993 affinchè noi possiamo portare al potere nuove facce o presunte tali per garantire lo status quo e darvi benifici come prezzo del lavoro sporco svolto?
Quel togliere i mafiosi dal carcere duro nel dicembre 1993 e il silenzio politico che ne è seguito fino a poco tempo fa
dimostra che quegli interrogativi che mi pongo è bene se li ponga anche chi di dovere per fare in modo che scendano le polveri e si torni a vedere quelle che realmente accadde 21 anni fa e ancora prima fino a risalire a Ustica e Bologna e ancora prima da Portella alla vigilia di Ustica.
Sono pensieri, dubbi, convinzioni personali di cui credo corretto rispondere pienamente e personalmente, scrivo per me stessa e non a nome di NESSUNO E/O NESSUNA come e' corretto che sia
Un abbraccio. Laura Picchi