[NuovoLab] dedicata a don Gallo la 574° ora inslenzio oer la…

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Autor: norma
Data:  
A: forumgenova@inventati.org, Fori sociali
Assumpte: [NuovoLab] dedicata a don Gallo la 574° ora inslenzio oer la pace






La 574°
                ora in silenzio per la pace, che si terrà mercoledì  29
                maggio dalle 18
                alle 19 sui gradini del palazzo ducale di genova, sarà
                dedicata alla memoria di
                Don Gallo, ed al suo modo di essere contro la guerra.


                Incollo il volantino che verrà distribuito.



          Altre info su 
www.orainsilenzioperlapace.org


 


Don Andrea
              Gallo
              :“Il primato della coscienza è dottrina certa”



“Per voi don Gallo c’è sempre”. Così ci ha
            risposto Lilli quando le
            abbiamo chiesto di consultare l’agenda del don e di dirci se
            sarebbe stato
            libero nel dicembre 2011 per partecipare alle iniziative per
            la nostra
            cinquecentesima ora in silenzio
.


E’ vero: per le iniziative contro la guerra don
            Gallo c’era sempre
.


C’era
              contro la mostra navale bellica, fin dagli anni 80. Un
              piccolo gruppo di
              persone, anno dopo anno, si ingrossò al punto di far
              decidere ai vertici
              militari e civili dell’industria bellica italiana che
              Genova “non meritava” la
              mostra. Durante l’edizione del 1986 un gruppo di persone
              arrivate a Genova per
              partecipare alle manifestazioni fu arrestato prima
              dell’inaugurazione della mostra.
              E don Gallo andò in questura in piena notte a protestare
              per quegli arresti
              ingiustificati. 
 L’intervista
              è al
              minuto
  13.42  di questo filmato

http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Flash&d_op=getit&id=4274
            .



24 maggio 1999 , guerra
              della ex
              Yugoslavia. Dalla stampa cittadina: “
Cinque
                pacifisti genovesi, il più
                noto dei quali è certamente Don Andrea Gallo, hanno
                depositato oggi alla
                Procura della Repubblica un atto di denuncia nei
                confronti del presidente del
                Consiglio Massimo d'Alema, per violazione di alcuni
                articoli della Costituzione
                italiana. la Costituzione italiana ripudia la guerra
                quale strumento di
                risoluzione delle controversie internazionali (art.11)


Nei primi
            mesi del 2000 don Gallo sottoscrisse il documento della rete
            controg8 per la
            globalizzazione dei diritti, che si proponeva il
            boicottaggio nonviolento del
            vertice. Ma lui non era certo l’intellettuale che firma un
            documento e se ne
            dimentica immediatamente: nei mesi precedenti il vertice
            partecipò a numerose
            iniziative pubbliche di informazione e di protesta.. A chi
            si meravigliava
            della radicalità delle posizioni di un prete, rispose con la
            sua tipica
            affermazione: “
Il primato della coscienza è, per la Chiesa,
                dottrina certa
”.


E fu in
                piazza, sempre. Il 19, 20 e 21 luglio. E ogni 20 luglio
                successivo in piazza
                Alimonda per non dimenticare Carlo Giuliani. E non smise
                mai di chiedere verità
                e giustizia.


Luglio 2006,
              governo Prodi: Il Parlamento decide, con il voto di tutti
              i gruppi
              parlamentari, di rifinanziare la guerra in Afghanistan.
              don Gallo dà la propria
              adesione alle manifestazioni genovesi sotto le sedi dei
              partiti che votano per
              la guerra, PD e Rifondazione Comunista compresi 
(“Il
                  primato della coscienza è
                  dottrina certa
….”; per lui non era uno
              slogan


Nel 2008
            eccolo a consegnare le proprie impronte digitali a chi
            pretendeva di schedare i
            bimbi rom: con le dita ancora macchiate di inchiostro
            partecipò alla catena
            umana da piazza De Ferrari alla prefettura, che aveva per
            slogan “Prendetevi
            anche queste!”



A Comiso
              contro l’installazione dei missili; a Vicenza contro
              l’ampliamento della base
              Dal Molin; a Novara contro gli f 35, a Genova alla
              sessione del Tribunale
              Internazionale per l’Iraq: non c’è stata manifestazione
              contro la guerra e
              contro l’ingiustizia alla quale abbia fatto mancare la sua
              presenza o il suo
              sostegno.


Dicembre
            2011, 500esima ora in silenzio per la pace: la sala è troppo
            piccola per
            contenere i partecipanti. don Gallo dice tra l’altro:



“Faremo
              anche un esercizio di
              numerologia. Hai 89 milioni di dollari, compri un missile
              Trident o otto
              milioni 900 mila trattamenti anti-tubercolosi? E con un
              miliardo 400 milioni di
              euro, è più simpatico costruire la portaerei italiana
              Cavour o quattromila
              nuovi asili? Quello che mi piace di più è sugli F-35: un
              cacciabombardiere
              costa 100 milioni di dollari, quanto 465 mila trattamenti
              anti-aids per i
              bambini. Qualcuno ha dei dubbi su come è meglio spendere
              quella cifra?”



IL 16 aprile
            scorso Hebe de Bonafini, una delle madri della Plaza de
            Majo, era ospite a
            Genova.
  Ed anche in
            quella circostanza don
            Gallo ha voluto citare “l’ora in silenzio “ di piazza De
            Ferrari e rinnovarci
            la sua solidarietà.






Dopo meno di un
              mese, il 22 maggio, ha
              lasciato questa vita
. Non lo dimenticheremo