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il manifesto 2013.05.24 -

Germania/ STOP DELLA MERKEL: «ALLARME PER IL TRAFFICO AEREO CIVILE»
«Droni pericolosi e costosi», Sigonella invece li installerà

Erano investiti 550 milioni di euro ma è stato bloccato l'acquisto di 5 velivoli-spia Euro Howk, il modello che arriverà in Sicilia

Antonio Mazzeo
Droni di guerra troppo pericolosi per il traffico aereo civile e il governo Merkel decide di fermare il programma di acquisizione di cinque grandi velivoli-spia Euro Hawk. Dopo gli investimenti per 550 milioni di euro per il primo prototipo, le autorità tedesche hanno fatto sapere che per ragioni di sicurezza e di bilancio non si doteranno più dei velivoli senza pilota derivati dal Global Hawk, ilfalco globale schierato dalle forze armate Usa nella base siciliana di Sigonella.
Per la stampa tedesca l'Euro Hawk non risponderebbe agli standard di sicurezza richiesti dall'European Aviation Safety Agency (Easa), l'agenzia europea per la sicurezza aerea. E cosa ancora più grave, la società Usa progettista dei Global Hawk (la Northrop Grumman) non intenderebbe fornire tutta la documentazione tecnica necessaria per il procedimento di certificazione Easa. Per regolarizzare i velivoli senza pilota e dotarli di un idoneo sistema anti-collisione sarebbero necessari non meno di 500-600 milioni di euro da sommare ai 1.300 milioni previsti per lo sviluppo degli aerei e dei sensori. Da qui la scelta di abbandonare l'ambito programma militare.
Gli Euro Hawk dovevano rappresentare il contributo «autonomo» della Germania al nuovo programma Nato di sorveglianza terrestre Ags (Alliance Ground Surveillance), il cui comando sarà insediato a Sigonella entro il 2015 congiuntamente a 5falchi globali dell'Alleanza Atlantica. «Se i costi minacciano di lievitare troppo è preferibile abbandonare il progetto anche per il futuro», ha dichiarato il ministro della difesa Thomas de Maziere. Intervistato dalla radiotv tedesca, il ricercatore dell'Istituto per gli Affari Internazionali e la Sicurezza, Christian Malling, ha spiegato che più del denaro hanno pesato nella scelta del governo le difficoltà ad integrare l'Euro Hawk nello spazio aereo europeo. «Ciò non è un problema solo per questo tipo di drone ma riguarda tutti i droni in Europa», ha aggiunto. «Di certo il governo tedesco era a conoscenza da tempo della questione. Una nuova regolamentazione per l'uso dello spazio aereo è in agenda da tantissimo tempo. Bisognerà prevedere una serie di innovazioni tecniche e di norme legali che assicurino che i droni non si scontrino in volo con gli aerei di linea».
Nel marzo 2010, l'agenzia europea per il controllo del traffico aereo (Eurocontrol) aveva indicato le «linee guida» a cui gli stati membri si sarebbero dovuti attenere per la gestione degli aerei senza pilota nello spazio europeo, «considerato che 5 velivoli Euro Hawk opereranno in Germania e sino a 20 Global Hawk da Sigonella». Raccomandando di prevedere «normalmente rotte specifiche» evitando che i droni «sorvolino aree densamente popolate o uno spazio aereo congestionato o complesso». In considerazione che i velivoli «mancano delle capacità di sense & avoid e di prevenzione delle collisioni con altri aerei», Eurocontrol chiedeva d'isolarli nelle fasi di decollo e atterraggio e nelle attività di volo che «devono avvenire in alta quota al di fuori dello spazio aereo riservato all'aviazione civile». Le linee guida non erano obbligatorie: il governo tedesco le ha però accolte mentre le autorità italiane hanno aperto lo spazio aereo siciliano alle spericolate operazioni dei droni Usa e Nato con effetti negativi sul traffico passeggeri a Catania Fontanarossa e Trapani Birgi.
Il progetto Euro Hawk ha preso il via nel 2000 con la costituzione di una joint venture tra la Northrop Grumman e la holding europea Eads. L'unico prototipo è stato completato nel 2011; testato nella base aerea di Manching, Baviera. Ad esso dovevano seguire altri 4 velivoli da schierare a Schleswig-Jagel, in Germania settentrionale. Per il responsabile del settore aerospaziale di Northrop Grumman, Tom Vice, non ci sono conferme ufficiali dello stop al programma Euro Hawk. «Non credo tuttavia che ciò che deciderà la Germania potrà avere effetti sulle altre nazioni europee, compreso per il contratto di 1,7 miliardi di dollari sottoscritto con la Nato per la produzione di cinque velivoli Global Hawk», ha aggiunto Tom Vice.
Intanto a Berlino c'è chi pensa ad acquistare in Israele i droni-killer Heron Tp. Sul tema il governo ha tenuto due meeting ufficiali con i capi delle forze armate israeliane. La decisione finale verrà presa forse solo dopo le elezioni politiche fissate per il prossimo 22 settembre.