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Nel furir,
mi son dimenticato un'altra cosa.
La magia, secondo me, "esiste", un po' come tanto tempo fa - qualche
anno, mi pare - aveva accennato Elettrico.
Esempio (faccio una cosa che non si fa: svelo barbatrucco): mia cugina
dice: se pensi che x ti porti sfiga, vibra negativa, come me la metti
tu (insomma ti sta sul cazzo-ovaie-ecc., e però ti "influenza", ti fa
star triste-incazzat*-ecc.), prendi una penna, una comune penna a sfera,
e gliela punti contro (ma non alla gola!, te la tieni vicina a te) e la
scuoti appena un po' in direzione sua come se stessi cercando di farne
scendere l'inchiostro verso la sfera *oppure* come se stessi
preparandoti a lanciargli, chessò, per non fare ecco i violentoni, una
spiga di quelle che si attaccano al maglione se le lanci; ed ecco che
il suo influsso negativo si disfa.
E funziona, spesso.
E perché funziona, spesso?
Perché nel farlo tu non puoi guardare x torvamente; e quindi, nel
farlo, ti stai rendendo *indifferente* a x, o quantomeno stai
guadagnando indipendenza emotiva da x, e non ti sentirai poi più
"iattat*" da lui/lei/ess*, nonostante lui/lei/ess* continuerà a
comportarsi come prima.
Infatti son cose che si posson fare quando non si ha più voglia di star
dietro a x cercando di farl* cambiare, e si ha solo voglia di non
subirne più l'influenza.
C'è un downside, come in tutto, in quest'attività: slegandoti
emotivamente, rendendoti indifferente, succede che se poi x ti fa un
torto grosso, è più facile che rispondi magari anche molto, molto male:
una volta rotto il vincolo emotivo...
Altre considerazioni: i tarocchi a volte ci beccano, dipende da chi li
fa, secondo me all'80% (il resto è una buona strutturazione simbolica
di rimando a "situazioni tipiche" e "tipi psicologici" di massima). Ci
beccano quando chi li fa ha una sensibilità sufficiente e
sufficientemente allenata allo strumento.
Ancora: quando parli con uno schizofrenico duro - sarà magari capitato
anche a voi - e *gli/le dai ascolto* anche quando ti viene da dire "ora
sta proprio andando via con la testa, quel che sta dicendo non c'entra
più niente col discorso", ti rendi conto che - a volte, se si sta
parlando di te, o di te e lui-lei - ti fa dei rimandi a situazioni che
*tu* hai vissuto, magari solo in modo leggermente diverso, e che
magari manco ti ricordavi più, e che insomma, in un certo senso, in
quel momento lì "ti sta sapendo" più di quanto tu non ti sappia, in
certe tue zone. E puoi usare bene questo per te e anche per lui-lei, se
ne sei capace (che non è un cazzo facile e dipende tantissimo dalle
situazioni, cmq).
Perché "funziona"?
Non è "magia", è che l'altro "non ha io", o ce l'ha fragilissimo,
perciò becca - come i bambini - cose di te, anche solo da sguardo
movimento mano ecc., che lo-la rimandano a cose sue e che ti rimette di
fronte "come in uno specchio".
https://www.youtube.com/watch?v=6TEnRFTwwsE
Con affetto
Un nostro fan
- --
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Version: GnuPG v2.0.20 (GNU/Linux)
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