[NuovoLab] 573° ora in silenzio per la pace

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Aihe: [NuovoLab] 573° ora in silenzio per la pace






mercoledì 22 maggo dalle 18 alle
        19 sui gradini del palazzo ducale di genova, 573° ora in
        silenzio per la pace.

        Verrà distribuito il volantino che non è stato preparato per la
        scorsa settimana, quando i / le pacifisti/e dell'ora in silenzio
        hanno partecipato ai funerali dei caduti sul lavoro di Molo
        Giano

        altre info su 
www.orainsilenzioperlapace.org


Esercito,

              Marina e Aeronautica a caccia di volontari tra i banchi



Pax
          Christi lancia una campagna contro i corsi delle Forze armate
          negli istituti: «L'istruzione ripudia la guerra»


«Per

            una scuola smilitarizzata»



Ormai

              da diversi anni le scuole italiane, soprattutto quelle
              superiori (ma anche elementari e medie non rimangono
              indenni) sono diventate terra di conquista da parte delle
              forze armate a caccia di nuove leve per l'esercito
              professionale e campo di semina della cultura militarista,
              in palese violazione dell'articolo 11 della Costituzione
              («L'Italia ripudia la guerra») e delle Linee guida del
              ministro dell'Istruzione che invece parlano di «educazione
              alla pace» e di «nonviolenza». 


La

            scuola italiana, attraverso molteplici iniziative inserite
            nei percorsi formativi, apre spesso le porte ad attività
            presentate come orientamento scolastico e gestite
            direttamente dalle forze armate 


Le tappe
          dell'avanzata dei militari nelle scuole sono numerose. A
          livello nazionale - prima esistevano «solo» numerosi accordi
          territoriali fra uffici scolastici periferici, enti locali e
          distretti militari - ha cominciato il centrosinistra nel 2006,
          con il programma «La pace si fa a scuola» promosso dalla
          coppia di alfieri Fioroni (ministro dell'Istruzione) e Parisi
          (Difesa), che prevedeva la realizzazione di un forum online
          per mettere in contatto gli studenti con i militari italiani
          in «missione di pace» in Libano. Poi nella Lombardia
          formigoniana è arrivato il programma «Allenati per la vita»,
          brevi corsi di formazione, benedetti dai ministri
          dell'Istruzione Gelmini e della Difesa La Russa, per insegnare
          la vita militare agli studenti delle superiori: docenti gli
          stessi militari, materie come armi e tiro, sopravvivenza in
          ambienti ostili, difesa nucleare, chimica e batteriologica,
          esame finale una gara tra «pattuglie di studenti». Sempre
          Gelmini nel 2009 firma un protocollo d'intesa con Finmeccanica
          perché le lezioni le tengano direttamente i tecnici della
          principale industria armiera italiana. Fino all'invenzione,
          ancora di La Russa, della mini-naja estiva per i giovani di
          18-25 anni: tre settimane di esercitazioni, in omaggio la
          divisa e gli accessori per la guerra simulata.

aderendo
alla

          campagna “Scuole smilitarizzate” promossa da Pax Christi

 l’istituto si impegna a:
1.
          Rafforzare il suo impegno nell'educazione alla pace e alla
          risoluzione nonviolenta dei conflitti;

2. Sottolineare

          e valorizzare l'educazione alla pace 
tra le finalità
        educative dei POF, nelle discipline educative e didattiche e
        nella programmazione.

3. Proporre

          uno spazio di confronto tra docenti 
per evidenziare
        l'incidenza dell'educazione alla pace nella formazione degli
        studenti;

4. Prevedere

          un intervento educativo per gli studenti 
al fine di
        rendere più esplicita la sceltadi non educare alla violenza e
        alla guerra;

5. Escludere

          dalle propria offerta formativa le attività proposte dalle
          Forze Armate, 
essendo in contrasto con gli orientamenti
        fondamentali educativi e didattici della scuola;

6. Non

          esporre manifesti pubblicitari delle FFAA 
né accogliere
        iniziative finalizzate a propagandare l’arruolamento e a far
        sperimentare la vita militare.

7. Non

          organizzare visite che comportino l’accesso degli alunni a
          caserme, poligoni di tiro, portaerei e ogni altra struttura
          riferibile all’attività di guerra
, anche nei casi in
        cuiquesta attività venga presentata con l'ambigua espressione di
        “missione di pace”.

8. Non

          accogliere progetti in partenariato con strutture militari o
          aziende coinvolte nella produzione di materiali bellici.

9. Prevedere

          la possibilità di arricchire la biblioteca di nuovi strumenti
          didattici 
per l'educazione alla pace e alla risoluzione
        nonviolenta dei conflitti.

10. Affiggere

          all’ingresso dell'Istituto il logo della campagna, 
affinché
        sia pubblicamente manifesta la scelta di lavorare in una scuola
        che educa alla nonviolenza e non alla guerra

Per info :
WWW.PAXCHRISTI.IT  SCUOLESMILITARIZZATE@???