Elettrico wrote: > la cosa interessante è che nel "rispetto di tutti" sembra sempre debba
> includere veg* ma pare non includere mai chi non può mangiare cose non
> per scelta ma per obbligo. penso ad esempio a chi a allergie varie.
> [...]
> lui_ mangiare alcuni alimenti, di chi ha figli e si trova per forza di
> cose a non poter venire perchè non è garantito _niente_, di chi va a un
> seminario e si trova avvolto nel fumo perchè fumare è un diritto anche
> se si intossicano gli altri...
sulle intolleranze mi trovi d'accordo, vedi altra mail sulla celiachia,
e anche sul fumo in fondo in fondo concordo... pero' tutto l'impianto
del tuo discorso, basato sulle garanzie etc non sono affatto d'accordo,
qui nessun* garantisce nulla a nessun* altr*, stiamo a fare una cosa
perché ci va di farla, condividendo percorsi, accolli, conoscenze,
sentimenti, (fumo delle) canne, cibo, figli* etc...
Se ripercorressimo gli stessi passi del sistema arriveremmo ad un
sistema identico a quello attuale, con poteri costituiti su ruoli e
sulle conoscenze/competenze specifiche, con welfare, sistemi
pensionistici/previdenziali, deleghe, voti, partiti, tutori/servi del
potere etc...
In cosa saremmo meglio? riusciremmo davvero a fare qualcosa di meglio di
quanto già c'è, ripercorrendo gli stessi passi?
Insomma il mondo sarebbe una merda solo perché il potere è gestito dalle
persone sbagliate?
Vabbé insomma sto tagliando con l'accetta, ma penso si capisca cio' che
intendo...
Il fatto stesso che stiamo discutendo qui di questa cosa vuol dire che
non ce ne stiamo "fottendo degli altri", ma perché questa cosa sia
efficace "gli altri" devono manifestarsi.
Come andrà a finire lo scoprirà solo chi parteciperà...
