Caro Antonio, un caro amico dopo quanto è successo ha esclamato: " Bastava farli parlare". Ma è proprio questo il problema: non dovevano parlare in quella occasione, con la giustificazione ( sostenuta dall'apparatnik politico-sindacale ) che nella giornata di lutto non si fanno polemiche, cioè non bisogna dire pubblicamente certe verità che io ed altri abbiamo saputo soltanto ascoltando gli interventi dei lavoratori. C'è sempre chi vuole parlare a nome dei lavoratori , ho sentito sola una volta lavoratrici e proprio dal primo lavoratore che ha parlato . Danno la parola a monsignor Molinari ( con tutto il rispetto per la persona, ma a che titolo? forse lavora come portuale? ) e la negano ai compagni e alle compagne ( i ancora una volta invisibili ) . Ancora una spia del distacco tra le persone che vivono la drammaticità del quotidiano e certi apparati di dominio più che di governo.
Buona giornata
Peppino.
----Messaggio originale----
Da: brunoa01@???
Data: 10-mag-2013 8.55
A: "ambiente liguria"<ambiente_liguria@???>, <forumsege@???>, "Forum Sociale Ponente Genovese"<forumsociale-ponge@???>, "forumgenova inventati"<forumgenova@???>, "forumambientalista"<forumambientalista@???>
Ogg: [NuovoLab] Sul porto di genova le Istituzioni non si arrocchino
Il teso confronto tra istituzioni genovesi e un gruppo di lavoratori portuali, durante la cerimonia di commemorazione delle vittime della tragedia della Jolly Nero, ha fatto emergere la distanza che c'e' tra istituzioni e parti del mondo del lavoro.
Come molti hanno ricordato, fino ad oggi in queste tristi occasioni si era data la parola anche a rappresentanze dirette dei lavoratori.
Ieri non e' successo e questo contrasta con la partecipazione di cui si e' fatto, giustamente, paladino il Sindaco Marco Doria durante la campagna elettorale.
E' stata una brutta sbavatura, che spero non fosse intenzionale, ma solo dettata da inesperienza e tensione.
Aggiungo che le opinioni espresse dal Collettivo Autonomo dei Lavoratori Portuali appaiono essere quasi banali, tanto sono giuste e condivisibili.
Come non essere d'accordo con la condanna dell'aver continuato a far transitare navi merci o la partenza di una nave di turisti in un'area prossima ai soccorsi in corso?
E come mai le Istituzioni non hanno LORO sottolineato come sia necessario un organo di controllo del ciclo operativo formato da lavoratori motivati e con totale agibilita' nei posti di lavoro, nonostante lo spezzatino privatizzato in cui il porto di Genova e' piombato?
Sara' opportuno che le Istituzioni non si arrocchino nella loro torre, anche perche' da sole rischiano di sbricciolarsi come e' successo, purtroppo, alla torre di piloti di Genova.
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antonio bruno
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