[Forumlucca] L'isola dei famosi

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Autor: Aldo Zanchetta
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Finanziamenti ai partiti, per il Pd senese gira ancora tutto intorno a Mps

Più della metà dei sostenitori locali del partito che ha ricevuto 160mila
euro, sono legati al Monte dei Paschi o alla Fondazione. Ma il binomio
politica e affari non è solo un tema di Siena, come dimostra il caso
Lanzillotta

di <http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/gscacciavillani/> Gaia
Scacciavillani | <http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/02/> 2
<http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/> maggio 2013


<http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/02/finanziamenti-ai-partiti-per-pd-
senese-gira-ancora-tutto-intorno-al-monte-dei-paschi/581529/#disqus_thread>
Commenti (31)

Il Pd senese tiene botta, nonostante i guai del Monte dei Paschi. Grazie al
Monte dei Paschi. Tra novembre 2012 e aprile 2013,
<http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/02/onorevoli-prada-e-coop-40-milion
i-dei-privati-ai-partiti/580496/> il Partito Democratico della città toscana
travolta dallo scandalo della banca rossa ha infatti ricevuto 157.589,38
euro di contributi elettorali. La maggior parte dei quali non è arrivata dai
politici, ma da banchieri e affini. Sopra alla parlamentare Susanna Cenni
(22mila euro) e all’ex deputato ora presidente della società per la nettezza
urbana, Fabrizio Vigni (7mila euro), per esempio, c’è Alessandro Piazzi che,
con 24mila euro, è stato il maggior contribuente del periodo.

Non si tratta di una figura secondaria in città: amministratore delegato di
Estra, la multiutility locale dell’energia e delle telecomunicazioni, Piazzi
è membro della deputazione amministratrice della Fondazione che per ora è il
primo azionista di Mps e viene ciclicamente indicato come futuro presidente
dell’ente bancario al posto di Gabriello Mancini, a sua volta presente
nell’elenco con un obolo di 5mila euro.

Ma i due non sono un caso isolato della finanza che ha confermato la
vicinanza al partito. La lista 17 nomi è infatti in buona parte l’elenco di
una serie di storici finanziatori del Pd che occupano o hanno occupato
posizioni di rilievo al Monte dei Paschi. Come Francesco Saverio Carpinelli,
già ai vertici di Mps Capital Services, con 8mila euro e dagli attuali vice
presidenti della stessa banca per le imprese di Rocca Salimbeni: Fabio
Ceccherini (10mila euro) e Paolo Capelli (5mila euro).

E ancora, c’è il presidente di Mps Leasing & Factoring ed ex consigliere del
gruppo, Fabio Borghi, che ha versato al Pd 6mila euro, mentre 8mila euro
sono arrivati da Graziano Costantini, che porta lo stesso nome
dell’imprenditore già amministratore di Mps, mentre gli altri deputati della
Fondazione Mps, Paolo Fabrini e Paolo Mazzini, hanno versato rispettivamente
7mila e 5mila euro.

Dalla storica presidente del collegio sindacale della Fondazione Mps,
Luciana Granai, sono poi arrivati 11mila euro. Più generoso il presidente
della società comunale Siena Parcheggi, Roberto Paolini, contributore alla
causa con 14.789 euro. Si sarà fatto i suoi conti: nel suo curriculum il
ragioniere vanta la partecipazione al Collegio dei Revisori della Fondazione
Mps, di Sansedoni e di Siena Biotech spa e al collegio sindacale di Axa
Montepaschi Vita. Tra i meno generosi, invece, c’è il vicepresidente di
Banca Mps, Marco Turchi, che ha partecipato alla donazione con solo 5mila
euro.

Del resto la scuola senese della mescolanza tra politica e affari, non è un
unicum nel panorama politico italiano, come ben testimonia il caso di Linda
Lanzillotta che tra i suoi sostenitori all’ultima tornata elettorale dove ha
corso con Mario Monti, conta Ducci Astaldi. Il presidente del consiglio di
gestione della società italiana per Condotte d’acqua ha infatti finanziato
con 10mila euro la campagna della moglie del presidente del consiglio di
sorveglianza della sua stessa azienda, Franco Bassanini. Ovvero il
professore fresco di riconferma in extremis alla presidenza dell’ambita
Cassa Depositi e Prestiti che, insieme a Giuliano Amato, è considerato il
padrino politico più importante dell’ex presidente del Monte, Giuseppe
Mussari.