Stiamo freschi, se questi tre rappresentano/garantiscono il primato ligure nella fondazione del nuovo partito o cantiere di sinistra che dir si voglia. Voglio essere irriverente: 1) l'icona di don Gallo, ubiquitario (patrocina e benedice tutti, da SEL al vicesindaco "edilizio" Bernini a ogni possibile soggetto vagamente di sinistra), creando un po' di confusione mentale nei suoi sconfinati ammiratori; 2) Sergio Cofferati, speranza mancata nei primi anni'90, ma indubitabilmente "destro", come conferma la sua esperienza di sindaco di Bologna; 3) il sindaco Doria, del quale che cosa si può dire: punto interrogativo o nullismo politico?
Se questi hanno da essere i campioni del nuovo partito, sovviene la citazione di Virgilio, dall'Eneide: "ab uno disce omnes", da uno solo puoi immaginarti tutti gli altri.
Giacomo Casarino
To: forumsege@???
From: gawen52@???
Date: Tue, 23 Apr 2013 07:35:07 +0200
Subject: [forum Sinistra Europea GE] Genova, il cantiere della sinistra
Repubblica Genova
Genova, il cantiere della sinistra
Doria, don Gallo e Cofferati: prove tecniche del partito che verrà
RAFFAELE NIRI
IMPROVVISAMENTE tutte le strade (della politica) portano a Genova. Non
solo perché ci vivono tre personaggi fondamentali in questo spicchio di
storia della sinistra (in ordine alfabetico: Sergio Cofferati, Marco
Doria, don Andrea Gallo), ma anche perché il clima genovese è quello che —
tradizionalmente — più si addice agli esperimenti della politica.
LE NOTIZIE, prima di tutto. Ieri sera è saltata la direzione del Pd
(aggiornata a domani pomeriggio alle 17,30): «Riunirci tra noi, senza
neanche la presenza dei parlamentari, a Roma per il giuramento di
Napolitano, non avrebbe avuto senso — spiega il segretario Giovanni
Lunardon — Se vogliamo discutere a fondo delle cose — e oggi tutti
vogliamo farlo — dobbiamo conoscere tutti i dati sul piatto».
E, sempre alla luce del sole, c’è il netto richiamo del neodeputato di Sel
(nonché segretario ligure) Stefano Quaranta «alla maggioranza degli
elettori del centrosinistra affinché trovino uno sbocco politico nella
nascita di un nuovo soggetto della sinistra, che appartenga al socialismo
europeo e che abbia l’ambizione del governo. Noi di Sel ci saremo insieme
a tanti altri che, come noi, chiedono chiarezza ideale e progettuale e una
classe dirigente nuova e credibile».
Poi c’è un grande lavorìo, con lacerazioni personali e generazionali, che
prima o poi verrà a galla. Cofferati sarà protagonista il 30 aprile (con
Barca, Landini e Rodotà) del confronto dell’area più lontana da Renzi —
quindi a cavallo tra chi sta dentro e chi sta già fuori dal Pd, ma che
presto potrebbe sfociare in un soggetto chiaramente “di sinistra” — mentre
nei momenti più acuti
della crisi di questi giorni Vendola ha parlato al telefono sia col suo
Grande Vecchio (cioè don Andrea Gallo) che con i due sindaci che fanno
riferimento — pur non indossando la maglietta di Sel — a quella forza
politica: Marco Doria a Genova e Giuliano Pisapia a Milano. Entrambi,
sollecitati a più riprese, avevano dichiarato di sentirsi più a loro agio
senza una maglietta di partito: ma mentre Pisapia continua ad avere col Pd
un rapporto strettissimo (tanto è vero che, uscito dalla giunta Stefano
Boeri, è stata chiamata al bilancio l’eurodeputata genovese del Pd
Francesca Balzani), l’amore tra Doria e piazza della Vittoria è piuttosto
sfilacciato.
Tradotto: se nascerà un nuovo soggetto a sinistra di quel che resterà del
Pd (e difficilmente sarà Sel) ecco che i tre genovesi (don Gallo nel ruolo
del Grande Vecchio, Marco Doria come ala al governo degli enti locali,
Cofferati — con Landini — per il rilancio della mobilitazione dei
lavoratori) diventeranno fondamentali.
Già, ma con che base? Nelle
sezioni del Pd (in realtà si chiamano circoli, ma sono i militanti stessi
a non aver mai cambiato dizione) il confronto è molto acceso: qualcuna ha
aperto le porte anche domenica mattina (ad esempio a Voltri, in
Valpolcevera, altre minori), nessun gesto clamoroso (del resto la lenta
emorragia continuava anche senza la vicenda Marini-Prodi: tessere a
meno dieci per cento, rispetto allo scorso anno) ma moltissima
arrabbiatura. La base (e gran parte del vertice, peraltro) con Berlusconi
non ci vuole proprio andare. E nelle zone dove Doria sconfisse Pinotti e
Vincenzi (Centro storico, Valpolcevera, Carignano, levante) sarà più
facile raccogliere la protesta.
--
Carlo
Forum Sinistra Europea Genova
http://versose.altervista.org/
http://sinistraeuropeagenova.wordpress.com
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