On 03/26/2013 09:28 PM, Elettrico wrote: > Il 26/03/2013 21:52, Ciaby scrisse:
>> E va bene. Allora pero' voglio una linea chiara e netta. Google
>> e' ok? Facebook? eBay? Oracle? Intel? SAP? ognuna di queste
>> compagnie fa' merde clamorose, produce profitti su cui non paga
>> le tasse, crea enormi database di controllo, etc. etc. Eppure qui
>> dentro c'e' gente che ci ha lavorato o ci lavora. Dove sta il
>> limite?
>
> ma scusa ciaby, ma che domanda è? E' una domanda provocatoria, e tu mi hai appena dato la risposta che
cercavo :)
> io ho rifiutato di fare un lavoro per la shell anni fa, quando la
> mia consapevolezza politica era ancora diciamo bassina. eppure ho
> detto no grazie. poi ho quasi perso il lavoro perchè ho rifiutato,
> nell'azienda dove lavoravo, di fare robe per la nestlè. ho però
> fatto cose per la heineken, per esempio. però non ho mai lavorato
> per google, e continuo infatti ancora oggi a non potermi permettere
> di andare in giro per il mondo a fare presentation sui miei
> security skills e sulle cutting edge tecnologies prima di tutto
> perchè ho scelto di non lavorare per nessuna multinazionale (manco
> qui in sudamerica) e in secondo luogo perchè se lavori per piccole
> imprese i tanti soldi non ci sono e prendi quello che c'è. e
> punto. se invece uno decide che lavora per la shell perchè così fa
> carriera che succede, non lo sa cosa va a fare? se lo sa cosa va a
> fare se ne dovrebbe andare da solo. a me una volta è capitata di
> fare quella che ho valutato poi essere una cazzata, era coinvolto
> kaos credo e un qualche gruppo di persone piuttosto fidate, mi sono
> messo in discussione e mi sono allontanato dal gruppo dicendo che
> non me la sentivo di poter garantire per me il livello richiesto.
> cioè bisogna arrivare a prendere a calci in culo la gente perchè
> dopo una storia di militanza ha deciso che si vende e non se ne va
> da sola? a me sta bene che uno si rompa il cazzo e decida di
> lavorare a google, ma se io mi rompo il cazzo e vado a lavorare a
> google poi però capisco in che maniera interagire con questa
> comunità. tra l'altro penso che ricorderei piuttosto spesso alle
> persone dove lavoro, cosicchè evitino loro stesse di parlarmi se mi
> ritengono un venduto e in maniera che chi mi vuole criticare lo
> possa fare, magari ricevendo risposte. Ecco, a questo volevo arrivare. Io non voglio pigliare a calci in culo
nessuno, sopratutto perche' non ho alcuna necessita' ne voglia di
giudicare gli altri. Pure io ho fatto delle scelte e me le accollo.
Rompo il cazzo solo per far uscire questi aspetti, perche' secondo me
molta gente qui dentro non riesce a comprendere che ci sono varie
scelte che si fanno nella vita, che hanno conseguenze, ma non mi pare
che hackit sia mai stata una comunita' dura e pura.
> io trovo che sia un po' troppo comodo spostare avanti la linea
> rossa quando cambiamo, lo facciamo un po' tutti, persino quelli
> che sbraitano di purodurismo, però visto che nel caso di
> hackmeeting la linea è sempre stata blanda allora non sarebbe
> meglio che noi stessi dicessimo "guardate che sto al bordo della
> linea"? +1
> detto questo hm è pieno di gente che fa la superdura e poi non si
> capisce con chi ha a che fare nella vita e perchè, gente che fa la
> superalterna e poi vive sguazzando nei soldi, gente che ha capito
> il vero significato di fare le cose insieme ma non perde occasione
> per essere il singolo, gente che scrive cose fichissime con codice
> di altri senza citarli, ecc ecc ecc... insomma, ne abbiamo da
> guardarci, però di fatto ognuno di noi sa che se sceglie di
> mantenere segreto cosa fa (e dove e con chi) per "paura" di essere
> messo nella "lista nera" allora dovrebbe fare un'autovalutazione. ecco. STANDING OVATION :)
> per lo meno se parliamo di gente che ritiene di avere una
> consapevolezza politica. :-*****