Lähettäjä: ugo Päiväys: Vastaanottaja: aderentiretecontrog8, forumSEGE, forumgenova, genovapropalestina Aihe: [NuovoLab] Inquinamento su strade come fumo passivo
Secondo una recentissima ricerca di un istituto di ricerca svizzero pubblicata sull'European Respiratory Journal, il 14 % dei casi di asma cronica dei bambini potrebbe essere evitata se non si esponessero al traffico. L'inquinamento urbano è una piaga per la salute, specie dei più piccoli, che dev'essere combattuto in tutti i modi possibili per i costi sociali che comporta.
Un fenomeno, quello del traffico motorizzato che può essere paragonato al fumo passivo che, secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), è causa, infatti, di una percentuale compresa tra il 4% e il 18% dei casi di asma tra i bambini.
L'indagine scientifica in questione è la prima che ha quantificato il numero di casi di asma cronica che potrebbero essere evitati se i bambini potessero respirare aria non inquinata, anche perché sino ad oggi le conseguenze dell'inalazione prolungata di gas di scarico erano associate solo ai casi di asma acuta.
L'equipe scientifica ha analizzato i dati provenienti da dieci grosse città europee (Barcellona, Bilbao, Bruxelles, Granada, Lubiana, Roma, Siviglia, Stoccolma, Valencia e Vienna). Una strada è considerata a forte traffico se vi circolano più di 10'000 vetture al giorno. Questo studio che è evidentemente estendibile nel resto del pianeta e quindi all'Italia, è un ulteriore monito nei confronti delle istituzioni e quindi dei Nostri amministratori dai Comuni sino alle massime autorità europee affinché si adoperino per adottare con urgenza e senza alcun differimento tutte le misure necessarie per ridurre l'inquinamento nelle proprie città, come la chiusura al traffico dei centri urbani e l'incentivazione di mezzi di locomozione pubblici o alternativi, anche perché è sufficientemente provato che lo smog dovuto al t raffico urbano è causa diretta o indiretta di centinaia di migliaia di morti all'anno e di costi sociali incalcolabili per il nostro sistema di Welfare.
Riccardo Bandello