[NuovoLab] Burlando e Paita: basta Terzo Valico. Fate le ope…

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Auteur: Antonio Bruno
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Sujet: [NuovoLab] Burlando e Paita: basta Terzo Valico. Fate le opere che servono!
Appare sempre più incomprensibile l'ostinazione delle istituzioni liguri a difesa di un opera che incontra forti perplessita' da parte degli enti locali piemontesi e una forte opposizione, a causa dell'impatto molto forte sul territorio e sulla salute (trasporto rocce amiantifere per la città ad esempio) e, tra l’altro, pericolosi cantieri di lavoro contigui a strutture scolastiche, al contrario da preservare come Villa Sanguineti.

Si prenda la palla al balzo e si accolga questa "pausa di riflessione" che, presumibilmente durera' anni, per fare le opere che servono e non sperperare i soldi pubblici.

Regione Liguria, Provincia e Comune di Genova dovrebbero finalmente fare serie valutazioni costi benefici.
Assumano la priorità recuperare risorse per finanziare il trasporto pubblico, a rischio di tagli enormi, e pianificare in modo serio la mobilità.
I cittadini, i pendolari e gli utenti di Trenitalia vorrebbero più treni nelle varie fasce orarie, pulizia, manutenzione, rispetto dell’utente, stazioni efficienti e biglietterie funzionanti.

Inoltre, siccome sul nodo di Genova (a contratto opere civili nodo di Genova) sono previsti come lavori gli imbocchi del collegamento che dovrebbero portare al Terzo Valico (700 metri complessivi) chiedano con forza l’utilizzo dei fondi stanziati nei primi lotti nel collegamento ferroviario Borzoli – Giovi, che consentirebbe ai TEU provenienti dal porto di Pra - Voltri di instradarsi verso l'autoporto di Padova senza passare nel nodo ferroviario genovese..

E', infatti, notizia di alcuni giorni fa che 13 sindaci dell'Alessandrino hanno chiesto una moratoria prima dell'avvio dei lavori per il Terzo Valico ferroviario.
Essi lamentano la mancata costituzione dell'Osservatorio tecnico e chiedono uno ''studio approfondito e dettagliato sulla presenza di amianto'' e sul ''rischio di isterilimento di tutte le fonti e dei corsi d'acqua''.

E' notizia di alcune settimane fa che Ferrovie nutrirebbe dubbi sulla sostenibilità economica dell’opera e intenderebbe “prendere in prestito” una parte dei fondi del secondo lotto per fare fronte alla manutenzione della rete.

E', invece, da sempre che si sa che:

• Già oggi le 3 linee di valico esistenti (le 2 linee dei Giovi e la Voltri – Ovada) hanno una capacità di trasporto di 3,5 milioni di container, senza quasi nessun intervento .
• Il Terzo Valico costa 6,2 miliardi di euro, 115 milioni a chilometro: un costo al km cinque volte tanto quello dell’alta velocità in Francia! L'ammontare della manovra delle pensioni !
• il 95% dei pendolari ferroviari si muove su percorsi brevi, utilizzando treni sporchi, malandati, spesso in ritardo o soppressi. Solo il 5% usa l’Alta Velocità. Le Ferrovie invece stanziano i soldi (che paghiamo noi con biglietti e tasse!) al contrario, il 95% per l’AV (oltre 60 miliardi di euro) e solo il 5% per i pendolari.
• Erano 5 milioni i container, previsti dal progetto del 1991 sulla Milano-Genova per il 2005. Invece sono stati appena 1,7 milioni i container arrivati in porto nel 2010 e di questi solo 49.000 attraversano l’Appennino via treno verso la Pianura Padana e Rotterdam.
• Erano 50.000 i passeggeri previsti nel 1991 che avrebbero dovuto giornalmente percorrere l’intera tratta Mi-GE e viceversa. In realtà ora coloro che prendono il biglietto per l’intera tratta sono poche migliaia.

• Il trasporto merci richiede in primo luogo organizzazione, efficienza e interventi negli scali. Servono pertanto collegamenti efficaci, come il collegamento della bretella ferroviaria Voltri – Borzoli con le linee di valico dei Giovi (1400 metri) dal costo di circa 500 milioni di euro;

• i tempi di percorrenza dei treni passeggeri per il tragitto da Genova a Milano potrebbe essere di poco piu' di un'ora con interventi di fluidificazione, con costi enormemente minori del terzo valico.

• il magistrato Ferdinando Imposimato descrive il Terzo Valico nel “Corruzione ad Alta Velocità Viaggio nel governo invisibile”, come opera, nata sotto il segno delle tangenti. Infatti a pag. 116 del libro del magistrato Imposimato, Salvatore Portaluri che fu per due anni presidente della TAV. dichiara: “Tutti i gruppi imprenditoriali erano stati accontentati, eppure vi erano ancora dei problemi di equilibrio, ma anche questi vengono risolti con la costituzione di un nuovo consorzio per la tratta più incerta, il Cociv per la Milano-Genova. Un consorzio anomalo di sei imprese, costituito il 3 dicembre 1991”.

- il costruttore Cociv e il concessionario Rfi ancora non hanno firmato l’accordo sul secondo lotto, che è già finanziato dal Cipe con 1,1 miliardi, purtroppo approvato dalla Corte dei Conti.

Di fronte a tutto questo


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antonio bruno
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