Autore: coordinamentoparcoaguzzano Data: To: coordinamentoaguzzano Oggetto: [Coordinamentoaguzzano] Progetto "bancarella sprigionata" e
materiali necessari
Il Coordinamento per la Tutela del Parco di Aguzzano ha voluto "dar
voce" alle detenute rinchiuse nella sezione di Alta Sicurezza di
Rebibbia Femminile, accogliendo la loro proposta di prendersi cura della
"Bancarella Sprigionata", progetto itinerante all'interno delle varie
iniziative proposte in diverse realtà presenti nei quartieri limitrofi
al Parco di Aguzzano.
I manufatti esposti e in vendita sulla
"Bancarella Sprigionata" sono tutti ad opera delle stesse detenute
nonchè realizzati con materiali assolutamente riciclati. Il progetto è
un'esperienza condivisa tra tutte le donne recluse in quella sezione del
carcere di Rebibbia e il ricavato viene diviso in parti uguali
rispettando così la loro volontà di superamento di una logica personale
in un'ottica di cooperazione e collaborazione: il lavoro di una è quello
di tutte.
Anche il casale Alba2 accoglie all'interno delle sue
iniziative la "Bancarella Sprigionata" così che diventi, inoltre, un
"luogo" in cui confrontarsi, approfondire e informarsi in merito al
delicato e controverso tema della realtà carceraria.
La "Bancarella
sprigionata" (vista da "dentro le mura"):
Il progetto è nato da una
causa strettamente contingente: la diminuzione dell'orario di lavoro per
molte detenute che ha comportato una notevole riduzione delle già poco
sostanziose entrate mensili. Ci siamo poste il problema di come
affrontare l'ennesima stretta a spese di chi non ha altre alternative
per non gravare sui propri familiari. Ci siamo così confrontate e unendo
l'ingegno al materiale riciclato e raccolto, ognuna con le proprie
capacità, siamo riuscite a far uscire dalle nostre mani i prodotti che
vedete qui esposti. Alla mera, ma necessaria, contingenza economica si è
unita fin da subito però la volontà di fare in modo che il progetto
fosse un'esperienza condivisa fra tutte, che ciò che se ne ricavava
fosse diviso in parti uguali per superare una logica personale in
un'ottica di cooperazione e collaborazione, dove il lavoro di una è
quello di tutte.
La bancarella con i nostri manufatti ci offre la
possibilità di sentire di far parte di una realtà dalla quale siamo
state escluse, ci lega alla vita di fuori e in qualche modo parla di
noi.- Ogni oggetto dal pupazzo al cappellino è il frutto delle mai e del
pensiero di chi vive qua dentro e ci piace pensare che le risate
condivise nella preparazione si siano trasmesse su questi lavori ed
escano da qui e finiscano nelle vostre case, a testimonianza delle
nostre vite vive.
Ci piace l'idea che la bancarella occupi un posto
all'interno di uno spazio che tante persone, diverse tra loro, non
vogliono cedere a nuovi muri, a nuovo cemento, a nuove sbarre.
Ci piace
pensare che chi vi gravita colga il senso dell'inumana ingiustizia di
una reclusione, della mostruosa aberrazione di un corpo rinchiuso, ancor
più se di bambino. Ci piace pensare che si possa lottare contro la
costruzione di un nuovo carcere, contro l'appropriazione dall'alto di un
parco di tutte e tutti per renderlo un luogo di sofferenza, di
privazione, di alienazione perché altro non sarebbe; perché altro non è
un carcere.
E chi è dentro sente battere forte il cuore quando pensa
che un passo è stato fatto in questa direzione.
Perché il carcere non è
la soluzione.
Le detenute della sezione AS del carcere di
Rebibbia
Lista di materiali necessari al progetto della Bancarella
Sprigionata:
Rocchetto di filo sottile in nylon per bigiotteria
(collanine, braccialetti etc…).
Perline, pietre colorate (di piccola
dimensione) etc…
Materiale per imbottiture.
Stoffe.
Lane.
Gomitoli di
cotone.
Materiale per imbottitura rigida (per confezionare
borse).
Ritagli di pelle o simili.
Lacci colorati.
Bottoni.
Cerniere.