[NuovoLab] UNA RIFLESSIONE POST-TSUNAMI

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Autore: giacomo casarino
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To: cambiaresipuo liguria, forumgenova inventati, forumsege@yahoogroups.com
Oggetto: [NuovoLab] UNA RIFLESSIONE POST-TSUNAMI



Un'impresa politico-elettorale non si costruisce dall'oggi al domani, e nemmeno nel giro di due mesi (la prima assemblea nazionale si è tenuta il 1 dicembre, ricordo). Noi ci siamo generosamente illusi. Forse era sbagliata in radice l'idea ferreriana di un fronte anti-Monti, anche perché l'operaio ( ma anche il cassintegrato, il precario ecc. quando entrano in cabina rimuovono il loro antagonismo in fabbrica o in strada) e ragionano in base ad altri parametri, ad altro immaginario: questo è un dato che anche un cieco riesce a vedere ma che non rientra nei canoni dell'analisi politica "di classe" politicamente corretta. Potevamo pensare che le elezioni si sarebbero svolte ai primi di aprile, ma era comunque troppo tardi per far arrivare un qualsiasi messaggio (Grillo ha arato il terreno per anni). Il fatto è che, ad un certo punto ALBA si è svegliata accorgendosi di non essere in grado di proporre una propria lista ed ha puntato sull'appello "Cambiare si può" (novembre). Tu, Angelo Gandolfi, pensi che una lista di sola "società civile", in quei tempi e in quelle condizioni (senza una struttura che, bene o male, qualche partitino ha assicurato), una lista però ragionante e non demagogica, avrebbe avuto maggiore successo, di fronte alla concorrenza urlata e in-articolata di un Grillo che ha pervaso piazze e, indirettamente, tutti i media? Dovevamo gridare anche noi che non c'è più né destra né sinistra per avere successo? Hai un bel parlare di "coscienze", ma questa dimensione è un fatto estremamente di élite, essendo la coscienza politica stata annientata a livello di massa dall'individualismo berlusconiano : esiste una corruzione e consunzione delle coscienze. Siamo alla "crisi di Weimar"con tutte le complicazioni che questo comporta. Sono d'accordo con tutte le critiche possibili sulla formazione delle liste, che peraltro non erano prive di personalità di rilievo: ti chiedi perché un Antonio De Luca che ha condotto le lotte a Pomigliano non sia stato preso in considerazione dai suoi compagni di lotta? Quanto a Ingroia, egli è stato chiamato da De Magistris che ora inelegantemente lo scarica per evitare il boomerang sulla sua poltrona di sindaco, ma che anche lo stato maggiore di "Cambiare si può" aveva da subito adottato nella sua pagina web. La campagna elettorale nostra é stata inesistente e sfuocata rispetto ai temi del neoliberismo, dell'Europa, del debito ecc. Possiamo essere contenti di esserci liberati di Tizio e di Caio. ma credo che affermare che "giustamente" non si è entrati in Parlamento sia una prova dell'autolesionismo che spesso ci contraddistingue e ci castra. Come se la prossima volta (se ci sarà) una lista di "puri" (ma il livello di "purezza" che si chiede a noi per votarci è sempre più alto)possa avere maggiore successo. Le sconfitte non liberano solo il terreno, lasciano morti e feriti, e dopo non si riparte meglio perché ci si è ripuliti (questo è bieco moralismo). In realtà, sul piano delle scelte elettorali la gente, ad onta dei sondaggi, ha capito quello che noi invece, no, non abbiamo percepito: che Berlusconi continuava ad essere un pericolo e che non era vero che Monti lo avesse sostituito come" nemico principale", ed ha votato di conseguenza.
GIACOMO CASARINO