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Autor: Viani Roberto
Data:  
Para: forumlucca
Asunto: [Forumlucca] Fwd: R: [res] Molto interessante: dalla lista locale-globale



-------- Messaggio originale --------
Oggetto:     R: [res] Molto interessante: dalla lista locale-globale
Data:     Sun, 24 Feb 2013 18:50:23 +0100
Mittente:     Davide Biolghini <davide.biolghini@???>
Rispondi-a:     davide.biolghini@???
A:     <res@???>




Caro Alberto, cari RESisti,

quanto riportato dal GdL 'Locale -- Globale' sulla presunta violazione
da parte della legge pro-GAS della Regione Calabria del principio della
libera circolazione delle merci, mostra non solo quanto la WTO sia
vicina, ma anche quanto sia dipendente dai dettami della WTO il
personale politico e amministrativo legato alla 'grosse coalition'
ancora in carica, al governo precedente di CD e, 'forse', anche al
prossimo governo, seppur di CS...

E' cmq vergognoso che in fase di vacanza di poteri istituzionali eletti,
ministri decaduti e dirigenti ministeriali collusi con WTO e
multinazionali, prendano provvedimenti cosi importanti e gravi e che
alcuno dei partiti che sostenevano l'ex governo, impegnati in un
apparente 'scontro' elettorale, prenda posizione; va bene che l'economia
solidale comincia a far paura ad alcune aggregazioni corporative, ma
certo che, di fronte alle relazioni di politici corrotti dei 'vecchi'
partiti con grandi banche e aziende pubbliche implicate in scandalose
ruberie, prendersela giusto con il nostro fragile virgulto mi sembra
criminale.

Saluti solidali

DavideB

PS: per non so qual motivo mi sembra che queste mie note inviate a
commento del Comunicato di RES Puglia per l'analogo provvedimento
ministeriale verso la legge pro-GAS della Regione Puglia non sia
arrivato in lista RES. Nel dubbio rimando anche il comunicato in
questione: repetita iuvant...

**

*Comunicato di RES Puglia (www.respuglia.org - email: respuglia@???) *

RES-Puglia (Rete di Economia Solidale), nata a maggio scorso con lo
scopo di raccogliere i piccoli produttori, i Gruppi di Acquisto Solidale
e le associazioni che operano nel nostro territorio per lo sviluppo di
una economia solidale, ha collaborato attivamente, attraverso una serie
di incontri e un percorso di riflessione condivisa, alla stesura della
legge 43/2012 di sostegno ai Gruppi di Acquisto Solidale varata dal
Consiglio Regionale della Puglia lo scorso 13 dicembre.

La Legge 43/2012 è una buona legge, che guarda al futuro. Ha anzitutto
il merito di riconoscere l'esistenza e il valore dei Gruppi di Acquisto
Solidale, ovverosia di associazioni, anche informali, di carattere non
lucrativo, che nascono con lo scopo diacquistare e distribuire beni agli
aderenti, senza alcun ricarico, e che 'coltivano' quotidianamente il
senso della solidarietà sociale e della sostenibilità ambientale.

La Leggevalorizza, inoltre, i piccoli produttori agricoli che adottano
metodi di produzione biologica o che si allineano a sistemi di garanzia
partecipata (patto di produzione realizzato, nel rispetto della natura e
dei suoi cicli, da consumatori e produttori), privilegiando le varietà
locali, limitando fortemente o eliminando l'uso di concimi e prodotti
chimici provenienti dall'esterno dell'azienda agricola, e sostiene
l'avvio, la gestione o il potenziamento di mercati contadini
auto-organizzati di vendita diretta da parte di piccoli produttori
agricoli di prodotti di qualità e di filiera corta.

Ma soprattutto essa si colloca dentro il contesto dell'Economia
solidale, riconoscendo a queste realtà il ruolo di attori del
cambiamento verso un nuovo sistema economico e sociale, non violento e
solidale, orientato all´ecologia e al bene comune, costruito dal basso,
che valorizza le relazioni, che riconosce un'equa ripartizione delle
risorse, che dà priorità al rispetto dell´ambiente naturale e della
comunità sociale.

È notizia recente che il Dipartimento per gli Affari Regionali, il
Turismo e lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri contesta
un punto circoscritto della Legge, relativo alla definizione dei
prodotti a km 0, identificati con i "prodotti per il cui trasporto dal
luogo di produzione al luogo previsto per il consumo si produce meno di
25 chilogrammi di CO2 equivalente per tonnellata _e comunque i prodotti
trasportati all'interno del territorio regionale_", come si evince da
questo link del Ministero:

http://www.affariregionali.it/Normativa/EsameLeggiRegionali/SchedaLegge.aspx?idDelibera=8206&Start=0

Trattandosi, com'è evidente, di un elemento secondario rispetto
all'impianto e alle punte più avanzate della Legge, siamo fiduciosi,
come RES, che gli attori coinvolti faranno ogni sforzo per condurre in
porto nel minor tempo possibile la Legge. Per parte nostra, continueremo
a monitorarne l'iter, mettendo a disposizione la nostra esperienza e il
nostro lavoro 'sul campo'.

Per ulteriori informazioni: www.respuglia.org
<http://www.respuglia.org/> -- email: respuglia@???
<mailto:respuglia@gmail.com>

-----Messaggio originale-----
Da: Alberto Zoratti [mailto:azoratti@yahoo.it]
Inviato: domenica 24 febbraio 2013 14.48
A: res@???
Oggetto: [res] Molto interessante: dalla lista locale-globale

Cari,

quando si dice che costruire filiere non basta, ma bisogna farsi carico
di fare politica (vera e di movimento) dal basso, per cambiare le regole

Ecco la notizia appena girata da Pietro sulla lista locale-globale, che
ovviamente va approfondita e chiarita, ma che potrebbe ancora una volta
dimostrare come la Wto sia più vicina di quanto si pensi

Un saluto

Alberto

Il Governo ricorre alla Corte costituzionale contro la legge sul
"chilometro zero"

La decisione di proporre il ricorso al giudice delle leggi è giunta al
termine dell'ultimo consiglio dei ministro. Al centro della questione ci
sarebbe secondo il Governo Monti una possibile violazione da parte della
Regione Calabria del principio della libera circolazione delle merci

di FRANCESCO RIDOLFI

La sede della Corte Costituzionale

Il Consiglio dei Ministri, riunitosi oggi, ha esaminato complessivamente
ventotto leggi regionali e delle province autonome portate
all'attenzione dell'esecutivo nazionale dal Ministro per gli affari
regionali, Piero Gnudi, Nell'ambito di questo fascicolo di leggi, il
Consiglio ha deliberato l'impugnativa dinanzi alla Corte Costituzionale
di alcuni provvedimenti e tra questi diversi riguardano atti normativi
prodotti dalla Calabria. In particolare, si tratta della legge n. 22
dell'11 giugno 2012 «Modifiche alla legge regionale 14 agosto 2008 n.
29, recante «Norme per orientare e sostenere il consumo di prodotti
agricoli anche a chilometri zero». La contestazione del Governo nasce in
quanto, secondo quanto sostenuto dall'esecutivo Monti, la regge
regionale contiene delle disposizioni che, nel favorire la
commercializzazione dei prodotti regionali, ostacolerebbero la libera
circolazione delle merci in contrasto con i principi comunitari. In
sostanza, la normativa regionale viene considerata alla stregua di un
provvedimento di natura quasi autarchica tale che i prodotti regionali
avrebbero un vantaggio considerato contrario al principio di libera
circolazione delle merci rispetto ai prodotti extraregionali. La cosa a
questo punto dovrà essere decisa dalla Corte costituzionale che dovrà
chiarire se la Regione Calabria è andata oltre le sue prerogative
legiferando nella materia. Inoltre, saranno poste all'attenzione della
Corte Costituzionale anche la Legge Regione Calabria n. 21 dell'11
giugno 2012 «Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio
linguistico dialettale e culturale della Regione Calabria», la Legge
Regione Calabria n. 23 dell'11 giugno 2012 «Modifiche alla legge
regionale 26 febbraio 2010, n. 8», la Legge Regione Calabria n. 24 del
11 giugno 2012 «Modifiche ed integrazioni all'articolo 13 della legge
regionale 29 dicembre 2010, n. 34 «Provvedimento generale recante norme
di tipo ordinamentale e procedurale (Collegato alla manovra di finanza
regionale per l'anno 2011). Articolo 3, comma 4, legge regionale n. 8/2002"»



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