[NuovoLab] Appello per un voto libero e necessario

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Autor: Antonio Bruno
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Temat: [NuovoLab] Appello per un voto libero e necessario
APPELLO PER IL VOTO LIBERO E NECESSARIO


    * Non possiamo immaginare che ci sia una maggioranza di italiani che abbia accettato tacitamente la riforma Fornero e lo stravolgimento dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, privando i cittadini della dignità del lavoro; 



    * non possiamo e non vogliamo credere che una maggioranza di italiani abbia accettato la distruzione dello Stato sociale modificando e calpestando l’art. 81 della Costituzione. L’austerità non è la cura, è invece il salasso con il quale si vuole fare involvere la nostra democrazia in un nuovo regime tecnocratico a libertà vigilata; 



    * non possiamo credere che la maggioranza di italiani voglia un’Europa tecnocratica gestita da Fondo Monetario Internazionale, Commissione Europea, BCE… 



    * non possiamo e non vogliamo credere che la maggioranza di italiani voglia cacciabombardieri, invece di scuole e asili nido, carri armati invece di diritti sociali; che voglia che i diritti sociali si debbano comprare, che le famiglie debbano pagare per le scuole, per l’università, per la sanità; 



    * non crediamo che ci sia una maggioranza disposta a cadere nella trappola della contrapposizione tra diritto alla salute contro diritto al lavoro, come hanno tentato di farci credere per l’Ilva di Taranto; 



    * non vogliamo e non possiamo assistere al saccheggio del patrimonio demaniale e dei beni comuni, che un referendum ha affidato alla titolarità pubblica; 



    * non crediamo che ci sia una maggioranza di italiani che voglia grandi opere pubbliche, inutili e costose, come la TAV, il Dal Molin, la Gronda, il Terzo Valico, il ponte sullo Stretto di Messina. 




    * Crediamo, piuttosto, che ci sia una maggioranza che voglia opere ordinarie, come il completamento della Salerno-Reggio Calabria, e non eventi straordinari che servono solo a sperperare il denaro pubblico. 



    * Noi vogliamo una società basata sui principi di uguaglianza, libertà e democrazia della Costituzione, e in base a questi realizzare un “nuovo corso” delle politiche economiche e sociali. 



    * Vogliamo un’Europa autonoma dai poteri finanziari: siamo contrari al Fiscal Compact che taglia di 47 miliardi l’anno per i prossimi venti anni la spesa pubblica, pesando sui lavoratori e sulle fasce deboli, distruggendo ogni diritto sociale, con la conseguenza di accentuare la crisi economica. 



    * Contrastiamo il femminicidio e ogni forma di sessismo. Contrastiamo l’omofobia e vogliamo il riconoscimento dei diritti civili, degli individui e delle coppie, a prescindere dal genere. Contrastiamo ogni forma di razzismo e siamo per la cittadinanza di tutti i nati in Italia e per politiche migratorie accoglienti. 



    * Siamo per il ripristino dell’art. 18 e per una rappresentanza democratica nei luoghi di lavoro. Vogliamo creare occupazione attraverso investimenti in ricerca e sviluppo, politiche industriali che innovino l’apparato produttivo e la riconversione ecologica dell’economia. 



    * Vogliamo introdurre un reddito minimo per le disoccupate e i disoccupati. 



    * Per fare ciò si deve avere il coraggio di affrontare insieme questione morale e questione sociale, oppure il rischio è quello di restare ancora subordinati a poteri forti, a lobby, cricche affaristiche trasversali, alla borghesia mafiosa che si annida nelle società pubbliche, che fa clientele, che condiziona i poteri all’interno di una Pubblica amministrazione troppe volte né autonoma né indipendente. 



    * Il voto a Rivoluzione Civile è un voto per l'affermazione dei diritti, non dei privilegi, né delle rendite! 



    * Lo affermiamo a gran voce, con la consapevolezza che, in relazione ai suddetti contenuti, siamo maggioranza. 



    * E' il momento di condividere questi contenuti, nuovi metodi e forme della politica, per la grande battaglia di partigiani a difesa della Costituzione. 



    * Per fermare il declino, serve allora l’unica democrazia possibile. Quella vera, dei diritti, dei beni comuni, della solidarietà, affermando con un voto libero e necessario il diritto dei cittadini a vedere in Parlamento una vera opposizione al pensiero unico: una Sinistra che in questo Paese non può che collocarsi al di fuori del quadro neo riformista. 



    * Diamo forza alla Rivoluzione Civile. 


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antonio bruno
benincomune.weebly.com
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