Autor: coordinamentoparcoaguzzano Data: A: coordinamentoaguzzano Assumpte: [Coordinamentoaguzzano] Sabato 23 Febbraio "Libriamoci" :
Presentazione del libro "Valerio Verbano. Una ferita ancora aperta." di e
con Marco Capoccetti Boccia
Spazio di lettura Libriamoci:
23 FEBBRAIO 2013
0re 18.00 Presentazione del libro:
"Valerio Verbano. Una ferita ancora aperta"
di e con Marco Capoccetti Boccia
Ore 19.30 aperitivo/cena
Accadde a Roma il 22 febbraio del 1980. Tre individui armati e con il
volto coperto da passamontagna si presentano al civico 114 di via Monte
Bianco, l'appartamento in cui Valerio Verbano, militante di Autonomia
Operaia appena diciannovenne, vive insieme ai genitori. Valerio apre la
porta di casa sua alle 13 e 40 e viene immediatamente assalito. Ne nasce
una colluttazione che ha termine con dei colpi di pistola. Uno raggiunge
il giovane Verbano alla schiena perforandogli l'intestino. Valerio muore
ma, da quella terribile data, sarebbero passati oltre trent'anni senza
che al suo nome potesse essere collegato quello degli assassini. Un
mistero terribile che Marco Capoccetti Boccia ricostruisce con dovizia
di particolari: Valerio, prima di morire, stava indagando sul mondo
dell'estrema destra romana e raccoglieva materiali che avrebbero
dimostrato i legami tra l'eversione nera, gli ambienti della Banda della
Magliana e gli stessi poteri pubblici, il tutto destinato a comporre un
dossier che, evidentemente, costò la vita al comunista romano. Quello
stesso incartamento, a suo tempo sequestrato dagli inquirenti, risulta
scomparso dagli archivi del Tribunale di Roma. Sono questi gli attori
principali presenti sulla scena del delitto: terroristi neri che,
insieme a istituzioni incuranti se non complici, fanno della passione e
della morte di Valerio Verbano un omicidio di Stato.