Re: [Hackmeeting] riflessioni su Indymedia in UK

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Autore: Ciaby
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To: hackmeeting
Oggetto: Re: [Hackmeeting] riflessioni su Indymedia in UK
On 02/17/2013 04:12 PM, kandy wrote:
[...]
> Il punto │ che oggi viviamo la crisi del movimento, ce lo siamo
> detti come un mantra, per￲ pensare una cosa nuova che permetta di
> superare anche la visione di me che scendo in piazza coi miei
> compagnia fare le foto e a scrivere , la sera a casa (stocazz che
> avevo la 56k io principio di tutto ahahahaha) quello che avevo
> visto e vissuto potrebbe farci avere uno strumento nuovo e adatto a
> oggi. Per indy si erano pensate pi e pi volte delel innovazioni
> tec ma vabb│ parlarne qui e ora non │ il caso. Siamo morti e non lo
> sappiamo, risorgeremo quando meno se lo aspetteranno.

Io penso che i mezzi tecnici esistano, e un paio di idee in merito ci
sarebbero anche.
Le butto qui, in ordine sparso, solo per poter condividere quello che
mi frulla in testa. Cio' non vuol dire che mi sto proponendo di
attuarle, a meno che non ci siano X persone (con X = un numero molto
grande) interessate a farlo.
1) giocare su tor e hidden services. La situazione politica si e'
evoluta (in maniera negativa) e pararsi il culo e' la prassi.
Magari sarebbe figo mettere su una pagina statica, su un server
qualunque, che spieghi come installare tor e come collegarsi al sito.
Tutto il resto si lascia su tor.
2) trovare nuove maniere di analizzare i contenuti, e filtrare la
robba buona rispetto alla marea di merda che regolarmente inonda
qualunque sistema di open publishing. Un esempio che mi viene in mente
e' reddit, dove chiunque puo' pubblicare link e testi, ma solo la roba
interessante finisce in prima pagina tramite un sistema di
upvote/downvote. La cosa interessante e' che gestendolo tramite un
hidden service si garantisce l'anonimato, e l'unica maniera per
romperti il giochino e' create 10.000 utenti falsi e votare con
quelli. A questo si puo' ovviare in mille maniere (captcha, rating
degli utenti a seconda del numero e qualita' dei contenuti, etc. etc.).
3) creare una buona divisione dei contenuti, ovvero avere un numero
sufficiente di categorie che permettano di poter seguire solo quello
che realmente ti interessa. Di nuovo, reddit mi pare un buon esempio.
Se ti interessa solo il femminismo (per esempio), ti seguirai quello
senza spammare quelli a cui interessa il movimento notav, o il
precariato, etc. etc.
4) fare in modo che gli utenti stessi si facciano carico di tenere la
situazione sotto controllo, usando i voti, o segnalando gli utenti che
generano solo merda. Poi, ovviamente, il problema sta nello stabilire
cosa e' merda e cosa non e'. I paletti standard dell'hackit (no
razzismo, no sessismo, no fascismo) sono un buon punto di partenza, e
non sento la necessita' di metterne altri.
Che altro? questo mi pare un buon punto di partenza. Ah, il codice di
reddit e' tutto open source, l'unica cosa che non funziona e' il
search (perche' usano il cloudsearch di amazon), ma per il resto
funziona molto bene ed e' facile facile da installare (su ubuntu, ti
basta lanciare uno script). Per implementare il search ci sono varie
soluzioni (solr e' figo, gira su java, ma e' scritto come si deve).
Questa e' la base tecnica, per le scelte politiche non mi azzardo a
dire nulla :)
Boh, eso es.
mi dos pesos

Ciaby

P.S. sarebbe anche carino che non ci sia UN sito solo, ma piuttosto
una base comune di codice da cui si possono creare siti differenti.
Perche' alla fine non bisogna infilare tutto nello stesso contenitore,
no? :)