On Fri, 8 Feb 2013, ca_favale_mlist@??? wrote:
> A questo punto, direi rimangono pochi dubbi.
A me ne restano tantissimi, invece. A parte le citazioni prive di
fonte.
Ovvio che non posso escludere che esistano interventi di irrorazione chimica,
e tutti sappiamo che esistono tecniche per far piovere o per dissolvere la
nebbia mediante la diffusione di aerosol chimici.
Ma io, che ho ormai 45 anni, ricordo che le scie persistenti lasciate
dagli aerei le ho sempre viste, fin da bambino. Dunque si tratterebbe di
esperimenti iniziati su larga scala 40 anni fa; vi pare plausibile?
Tutt'ora ci sono giorni in cui il cielo e' privo di scie, e giorni
invece in cui il cielo ne e' pieno; talvolta le scie durano pochi secondi,
talvolta qualche minuto, talvolta non si dissolvono affatto.
Tutto cio' dipende solo dal gioco tra temperatura e umidita'
nell'alta atmosfera. Un cielo blu, tipico indicatore di aria secca,
non presenta scie. Un cielo diafano, che indica alta
umidita' atmosferica, spesso e' pieno di scie persistenti. Se, in
una bella giornata col cielo azzurro, iniziate a vedere scie sempre
piu' numerose e persistenti, provate a guardare l'immagine meteosat
di quel momento e molto probabilmente vedrete che si sta avvicinando
il fronte caldo di una perturbazione.
Poi, se uno vuol esercitarsi di fantasia puo' sempre invertire cause
ed effetti e dire che le piogge del giorno successivo non sono portate
dalla perturbazione che era in avvicinamento, bensi' scaturiscono dalle scie.