--- Lun 21/1/13, ca_favale_mlist@??? <ca_favale_mlist@???> ha scritto:
Vi rimando lo scritto con la proposta.
Non riusciamo a parlare di come vivere i quotidiani problemi senza che salti fuori il solito riferimento al contributo europeo, nazionale, o regionale; o il patrocinio del comune o della provincia sull'iniziativa; o la tassa da pagare quale "pizzo che permetta l'attività.
E' asfissiante la perdita di tempo risucchiato dalla discussione sul: COME FACCIAMO A QUESTO RIGUARDO? Vorremmo far parte di un consesso dove sia scontata l'indifferenza nei confronti della MAFIA STATALE, e soprattutto vorremmo discutere di come ricreare una cultura al cui interno questa indifferenza sia la pratica quotidiana!
Quindi quello a cui invitiamo è forse una riproposizione di ciò che è stata la Fiera dell'Autogestione , o in qualunque modo la si voglia chiamare, ma comunque uno spazio che oltre ad essere luogo di scambio materiale sia anche di ricerca di soluzioni pratiche, e di riproposizione di una sana coscienza autogestionaria e refrattaria alla logica statalista.
Qualche risposta di adesione ci è già arrivata,e sappiamo un po tutti come sia indispensabile uscire dall'isolamento culturale che si vive in questo periodo, anche se paradossalmente in tanti sentiamo questa necessità. Ecco questo è il succo; C'è MODO DI FARLO IN MANIERA ORGANIZZATA?
