[Precari_roma] RESOCONTO INIZIATIVA 9 GENNAIO 2013 TEATRO B…

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Tárgy: [Precari_roma] RESOCONTO INIZIATIVA 9 GENNAIO 2013 TEATRO BIBLIOTECA QUARTICCIOLO - ROMA VII MUNICIPIO...La mobilitazione prosegue...

Comunicato per radio, stampa e mezzi di comunicazione, per pubblicazione e diffusione, grazie
RESOCONTO INIZIATIVA 9 GENNAIO 2013 AL TEATRO
BIBLIOTECA DEL QUARTICCIOLO (ROMA VII MUNICIPIO) Da UNIONE SINDACALE ITALIANA USI e dell’Associazione
utenti e Consumatori USICONS E mail usiait1@???, blog www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com,
sito www.usiait.it,e mail Usicons usicons.roma@???


Si
è svolta il 9 gennaio 2013, su iniziativa del Comitato cittadino "Amici di
TBQ", unito al Comitato lavoratrici del Teatro Biblioteca Quarticciolo una
iniziativa di fronte al Teatro Biblioteca del Quarticciolo a Roma, sul
territorio del VII Municipio. Si è trattata della prima iniziativa dell’anno,
dove era forte la preoccupazione per il
futuro dello spazio, ora al centro di cambiamenti per il passaggio di gestione
a Zétema (Società 100% Comune di Roma Capitale ed Ente strumentale pubblico per
le attività culturali in città che ne affiderà la programmazione al vincitore
di un bando, in corso di svolgimento. Alla manifestazione spontanea, hanno
partecipato oltre un centinaio di cittadini e cittadine, con la presenza musicale,
che ha dato il classico “la” all’iniziativa, della Banda Rustica diretta dal
Maestro Pasquale Innarella e formata da ragazzi del territorio. Si attendeva la
visita (per un sopralluogo, preannunciata per le 19) dell’Assessore alla
Cultura di Roma Capitale Dino Gasperini, che ha preferito non presentarsi.


Nel
corso della manifestazione hanno preso parola le lavoratrici del Teatro,
sostenuti dal Laboratorio Sociale Quarticciolo e dall’Unione Sindacale Italiana
USI, che hanno sottolineato come nonostante le numerose richieste non sono
ancora stati presi definitivi accordi per il loro futuro lavorativo, che
comunque non è nella direzione auspicata di stabilizzazione e proseguimento del
lavoro nel Teatro. Le Lavoratrici, precarie da anni, avevano infatti da tempo
richiesto l’inserimento della clausola sociale all’interno del bando che
avrebbe garantito l’utilizzo della forza lavoro già impiegata negli ultimi tre
anni per valorizzarne la professionalità e per non sprecare il lavoro già fatto.


La stessa USI (che ha strutture e
rappresentanze riconosciute sia nella Istituzione Biblioteche di Roma sia a
Zètema), assieme alle lavoratrici costituitesi in comitato, con un volantino
comunicato firmato dall’Associazione Utenti e consumatori Usicons e dal
Laboratorio Sociale Quarticciolo, aveva espresso forti perplessità sul progetto
che sta alla base delle azioni dell’Assessorato e degli enti strumentali che
hanno la gestione dei teatri di cintura, cioè la Zètema, che non garantisce né condizioni
lavorative dignitose né un utilizzo e una offerta culturale attenta alla
funzione e ruolo dei teatri pubblici e dei teatri di cintura a Roma, né alle
reali esigenze di un territorio come quello del VII Municipio. Il Comitato dei
cittadini, costituito da frequentatori del Teatro e spettatori che da cinque
anni partecipano alle numerose attività proposte dal Teatro di Roma, attuale
gestore, hanno espresso la loro preoccupazione poiché il progetto della “Casa
dei Teatri e della nuova Drammaturgia” non parte da un ascolto e da una
conoscenza delle loro esigenze e aspettative, tant’è che nessuno degli
amministratori territoriali o degli attuali gestori e lavoratori è stato
coinvolto nella pianificazione del futuro dello spazio.


Il
Teatro Biblioteca Quarticciolo ha come peculiarità la collaborazione e lo
scambio tra un teatro e una biblioteca, nonché con le realtà territoriali che lo
circondano, ma nell’attuale disegno non si prospetta una prosecuzione in questo
senso, e nemmeno un progetto di lavoro culturale sul territorio.


Hanno
preso la parola anche il Presidente del VII Municipio e altri amministratori locali, che hanno ricordato come da mesi abbiano
espresso perplessità per le volontà dell’Assessore e hanno ribadito l’intento
di cercare un modo per bloccare il progetto in corso, chiedendo di proseguire
fino a giugno con la gestione del Teatro di Roma per garantire una continuità
programmatica e studiare un modello gestionale che renda concreta la partecipazione
dal basso.


Erano
presenti anche rappresentanti del Teatro del Lido di Ostia e del Teatro Valle
Occupato che hanno manifestato il loro appoggio alla protesta dei cittadini contro
l’inevitabile “privatizzazione” di due spazi pubblici a cui questo bando sta
portando e hanno ribadito che teatri pubblici di Roma devono restare a gestione
partecipata, costruire con chi lavora sul territorio una progettualità e
difendere qualità, formazione e coinvolgimento del pubblico.


La
manifestazione è proseguita come una festa sulle note musicali della Banda
Rustica, con la speranza che sia finalmente ascoltata la voce di chi vuole
attivamente partecipare al futuro di uno spazio così importante e che non siano
cancellati cinque anni di realtà ormai consolidata per fare posto a una nuova
programmazione di un solo anno. L’intervento di una spettatrice, Maria Teresa
Raffaele, che ha espresso chiaramente il
pensiero della cittadinanza sensibile e alla lotta che si sta conducendo in
difesa del ”loro” teatro, il compito di ricordare cosa in cinque anni è stato
fatto nel Teatro Biblioteca Quarticciolo e che non si vuole lasciare nelle mani
di un progetto pieno di punti oscuri e di un uso commerciale e privatistico di
uno spazio pubblico, degno di un quartiere della città come Roma, che fin dai
tempi più antichi viveva il teatro come un momento importante e di natura
popolare della vita cittadina.


            La mobilitazione proseguirà con
altre iniziative periodiche e con…visite guidate al Campidoglio, per tenere
viva l’attenzione e continuare la lotta sia per le lavoratrici precarie sia per
una gestione e utilizzo del teatro biblioteca in forma pubblica e partecipata
dalle associazioni attive in quartiere, anche con progetti e scambio con le
scuole, i centri anziani, la cittadinanza finalizzati alla maggiore fruibilità
del teatro e all’accesso alla cultura per tutti e tutte.