[NuovoLab] 552° ora in silenzio per la pace

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著者: norma
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To: forumgenova@inventati.org, Fori sociali
題目: [NuovoLab] 552° ora in silenzio per la pace






La raccolta "natalizia" di risme
        di carta ha dato i 
frutti sperati: i pacifisti e le
        pacifiste che da undici anni manifestano ogni mercoledì dalle 18
        alle 19 sui gradini del palazzo ducale potranno continuare
        ancora per un po' a ricordare ai passanti che la "povera Italia"
        che taglia scuole, sanità ed assistenza è un paese che manda i
        propri soldati in Afghanistan a combattere una guerra criminale,
        inutile ed illegale. E  aumenta e liberalizza le spese militari.

        La raccolta di risme continua!

        Incollo il volantino che verrà distribuito mercoledì 26
        dicembre, durante la 552° ora in silenzio per la pace.

        Altre info su 
www.orainsilenzioperlapace.org (Chi è
        interessato/a potrà trovare anche le foto della consegna di
        risme di carta)




Repubblica,
        17/12/2012



KABUL
        - Stavano raccogliendo della
        legna, quando devono aver innescato e fatto esplodere una mina
        anti-carro: sono
        morte così 10 ragazzine afghane, tra i 9 e i 13 anni, nei pressi
        del villaggio
        di Dawlatzai, nel provincia di Nangahar. La mina è esplosa
        quando è stata
        urtata accidentalmente con un'ascia da una delle bambine. Altre
        due ragazze
        sono gravemente ferite e sono in ospedale in condizioni
        critiche. Lo riferisce
        il governatore del distretto di Chaparhar, Mohammad Sediq
        Dawlatzai, secondo
        cui l'ordigno sarebbe un residuato bellico risalente all'epoca
        della guerra
        contro l'ex Armata Rossa Sovietica. 

        Secondo il portavoce del governo provinciale Ahmad Zia Abdulzai,
        la mina
        sarebbe invece stata piantata da milizie talebane. La violenta
        esplosione ha al
        momento reso impossibile il riconoscimento dei corpi delle
        vittime.



Reepubblica,
        15/12/2012



WASHINGTON
        - Ventisei morti, di cui 20
        bambini, fra i 5 e i 10 anni. L'America e il mondo sono
        sconvolti per la
        tragedia della piccola cittadina di Newtown, in Connecticut, "il
        posto più
        sicuro del mondo" come lo ha definito un genitore, dove invece
        un giovane
        killer armato ha fatto irruzione nella scuola elementare di
        Sandy Hook,
        massacrando un'intera classe e gli adulti che intervenivano a
        fermarlo,
        compresa la preside e la psicologa. (…)

I contorni della tragedia sono ancora confusi. L'autore
        della strage,
        identificato come Adam Lanza, 20 anni,(….) Indossava un
        giubbotto
        antiproiettile e aveva almeno due pistole - una Glock e una Sig
        Sauer, che sono
        state ritrovate sul posto - e un fucile calibro 223.




Qualcuno avrà inventato, progettato ,
          fabbricato e piazzato le mine su
          cui sono saltate le ragazzine afghane.



Qualcuno avrà inventato, progettato,
          fabbricato e
          venduto
  le armi usate
          dall’assassino di
          Newtown.



Non si trattava di armi italiane , ma
          l’industria bellica
          italiana è fiorente e produce ingenti profitti.



Da molti anni chiediamo la riconversione
          nel civile
          dell’industria delle armi,
  perché
          nessun
          lavoratore sia più costretto a produrre armi mortali per
          vivere.
 
          Autorevoli rapporti dell’ONU ci informano che
          a parità di denaro investito, l’industria civile produce più
          occupazione di
          quella bellica.
  
Osserviamo che anche  ospedali
          decenti, istruzione e cultura
          produrrebbero posti di lavoro. 


MA
            NON
            ALTRETTANTI PROFITTI PER GLI IMPRENDITORI E LE BANCHE CHE
            FINANZIANO QUESTE
            PRODUZIONI E QUESTO COMMERCIO.