> lilo <mailto:lilo@anche.no>
> December 13, 2012 3:27 PM
> On 13/12/2012 11:02, Marco Verdecchia wrote:
[omissis]
> ma i "rapporti umani" a quanto pare si svolgono anche in rete ...da un
> bel po' di anni ormai ;)
> e credo sia questo che fa crescere esponenzialmente l'aggregazione di
> typo "umano".
>
> vuoi bloccare questo? vorresti tornare al periodo in cui non esisteva il
> cellulare e c'era l'appuntamento fisso al muretto?
>
> :)
Per me i rapporti umani sono quelli che vivo con le persone. Con questo
non voglio demonizzare
internet, tutt'altro.
La mia osservazione e' che ultimamente, come societa', abbiamo preso la
piega di usare internet
come mezzo per sostituire il reale con il digitale/virtuale e le
ripercussioni che vivo in prima persona
sono spesso negative sia per il portafogli che nei rapporti che ho con
gli altri.
Ho usato internet in tanti modi, da solo ed in compagnia, ma da quando
facebook (non internet) ha
sostituito il muretto che dici tu, senza avere una scelta di come poter
vivere i rapporti con gli altri,
perche' gli altri hanno scelto per me, non ti nascondo che un certo
disagio l'ho avvertito.
Per cui sarei felice di ritornare al muretto, e a dirla tutta, senza
cellulare, non perche' sia contro
il cellulare, ma perche' ancora oggi mi chiedo a che cosa serva quando
si vive a 100 metri
di distanza dagli altri.
>> Altri aspetti che riguardano l'informatica sono le barriere
>> culturali che riguardano gli sviluppatori e gli utenti e la presenza
>> sempre piu' ingombrante di internet nelle comunicazioni.
>
> "ingombrante" e' una tua percezione.
Sopra dico cosa e' per me ingombrante.
> io so di persone piu' "istruite" che aiutano altre persone meno
> "istruite" in questioni di tipo informatico.
>
> per me basta autoregolarsi con senso corretto etico e logico al
> "comunicare in rete", senza lasciarsi catturare dal tutto-tutti.
>
> difficile, lo capisco. ma non impossibile.
> ad esempio qui dentro io ho imparato un pochino a "comunicare", e parlo
> del quoting e di quanto mi hanno massacrato gli anni passati
>
> per me e' stato un bene osservare, le pancate, e le lacrime :D
Anch'io sono cresciuto con questa cultura, ma mi sento di dire che non
e' piu' cosi'.
Oggi "tutti" sanno l'informatica e dire, che non la so io che e' il mio
mestiere.
Quando un mio collega o amico tecnico mi fa notare un mio errore, o mi
da anche la
sua opinione, io lo ringrazio e la cosa e' reciproca. Non ho imparato a
programmare
perche' sono andato all'universita', ma perche' con questo
atteggiamento ho avuto diverse
persone con cui confrontarmi e le ringrazio tutte. Alcune sono state
gentili, altre avevano dei
modi bruschi, ma nessuno mi ha tolto mai la parola.
Se facessi notare qualcosa a qualcuno al di fuori del mio mestiere, pur
essendo una persona
educata,nella maggior parte dei casi riceverei feedback negativi o poco
lusinghieri. Per cui
paradossalmente, sono io che spesso mi sto zitto, che mi autocensuro.
>> Questo e' un test che ho fatto ultimamente con ethercalc:
>> http://ordinigas-verdecchia.dotcloud.com/vq1rzpl88v
>
> ah ma allora anche voi avete l'esigenza di avere sotto controllo la
> gestione ordini etc...
l'esigenza era la mia nel mostrare agli altri ethercalc, tanto che ho
comprato questi
due libri:
http://www.aosabook.org/en/index.html.
A Roma sono rimasto affascinato da etherpard, e da quando ho saputo di
ethercalc
ho deciso che avrei voluto mostrarlo agli altri. Se abbiamo o meno
l'esigenza di usare
questo come strumento e' da scoprire. ;-)
> e perche' non avere un gestionale dove le persone possano seguirsi il
> proprio ordine da un pc, ad esempio?
>
> magari non interessa qui, se vuoi rispondimi in pvt. mi interessa capire
> quali sono le reali esigenze di un GAS, lato rete e lato umano.
>
> tralaltro lato umano io credo che ogni GAS potrebbe rappresentare una
> sua peculiare posizione.
abbiamo gli stessi interessi, o comunque vicini. Io sono molto
affascinato da chi
usa il software gestionale per organizzarsi e le loro motivazioni, ma
anche da chi ha
deciso l'esatto opposto.
Il mio auspicio e' che il software venga usato in "fair use", ovvero
quando serve e non
come sostitutivo di qualcosa d'altro oppure abbandonato perche'
l'informatica e'
ostrogoto.
gasistafelice del gas/des di Macerata e' davvero interessante, non solo
come software,
e' interessante il movimento che c'e' dietro con tutti discorsi di
economia solidale e di
rete.
Il mio auspicio e' che le persone si facciano le domande, che non diano
per scontato
niente, che costruiscano i loro rapporti, che vivano il proprio gas e
che diano all'informatica
lo spazio che si merita, come strumento e di servizio, non solo nel
gastorto.
D'altronde le persone, in modo particolare le donne, le ho trovate
sempre piu' interessanti
dei computer.
Ti lascio la mia email: marco.verdecchia@???, ci conto. :-)
> ciao
ciao,
marco.
>
>
--
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