Cari GAS, inoltro per conto di Sandra Cangemi, referente di questo ordine.
Le marmellate e i succhi non hanno zuccheri aggiunti, solo succo di mela,quindi non troppo dolci; sono buonissime, le abbiamo assaggiate in riunione.
In fondo alla mail qualche informazione sulla storia della cooperativa, per chi non l'avesse.
> Da: Sandra Cangemi <sandra.cangemi@???>
> Oggetto: [Rappresentantintergas] I: Frutti di pace: listino prezzi cooperativa Insieme
> Data: 12 dicembre 2012 00:34:16 CET
> A: "rappresentantintergas@???" <rappresentantintergas@???>
> Rispondi a: Sandra Cangemi <sandra.cangemi@???>, rappresentantintergas@???
>
> Carissime/i, ecco il listino del progetto Frutti di pace (ex Lamponi di pace). Gli ordini dei gas li raccolgo io, la consegna sarà presumibilmente agli inizi di gennaio presso Bottegas (via Colletta ang. via Friuli). Tutta la documentazione sul progetto era stata inviata in lista Intergas, se qualcuna/o l'ha persa me la richieda.
> L'ordine si chiude lunedì prossimo.
> Ciao
> Sandra
>
>
> Ciao a tutti
>
> ecco il listino prezzi dei prodotti della cooperativa Insieme di
> Bratunac, progetto Frutti di Pace.
> Il prezzo è compreso di iva al 10%. il costo di 0,30 è il trasporto.
> La consegna è prevista per inizi gennaio, subito dopo le feste.
> Purtroppo non sarà possibile far arrivare i prodotti prima di Natale
> perchè non ci stiamo coi tempi.
> L'ordine si può aprire fin da subito e si chiude lunedi 17 dicembre.
> Gli ordini devono arrivare a miobio rispondendo a questa mail.
>
> Per qualsiasi chiarimento contattateci o via mail o telefonicamente.
>
>
> NETTARE
> LAMPONI, MORE, FRUTTI MISTI
> 500 ml 2,80+0,30 euro
> 200 ml 1,10+0,30 euro
>
> COMPOSTE 230 g
> LAMPONI, FRUTTI BOSCO, MORE 2,90+0,30 euro
> MIRTILLI 3,90+0,30 euro
>
> Saluti
>
> Andrea
> --
> MioBio snc di Andrea Maraffino e Marco Beretta
> sede legale: Via Bonghi, 13 - 20141 Milano
> entrata negozio: Via Thaon di Revel, 7 - 20159 Milano
> tel. e Fax: 02.6884166
> Cod.Fisc. e P.IVA: 06840300963
> -presentazione progetto “Lamponi per la pace”
Sono ospiti per presentare il progetto: Radmila (Rada) Zarkovic, che a Bratunac nei dintorni di Srebrenica ha fondato una cooperativa agricola “Insieme” dove lavorano donne delle diverse etnie un tempo coinvolte nel conflitto e Skender Hot, anch’egli socio fondatore; Emanuele Patti presidente di Arci Milano, che presenta gli ospiti e il progetto; Andrea, ideatore del negozio e luogo d’incontro solidale MioBio, che fa parte della rete di amici e amiche della cooperativa “Insieme”.
Il tempo a disposizione è breve; Emanuele quindi preferisce lasciare spazio agli ospiti, rimandando ai documenti già inviati per tutti gli aspetti del progetto. Intorno a questa coop. si è costruita negli anni una rete di solidarietà per il grande valore umanitario del progetto. L’intento di ARCI è di creare e ampliare la rete di sostegno a Milano, coinvolgendo Circoli ARCI, associazioni di negozi solidali di quartiere, come Bottegas, Mio Bio, Soul Food e naturalmente la rete GAS. E’ evidente che i prodotti non sono a Km zero, ma il valore del progetto compensa questo fattore. Lascia la parola a Rada[1]. Rada parla italiano; ci racconta che ha pensato questo progetto per aiutare il ritorno delle persone nelle loro terre. Dopo la guerra vi è stato un enorme invio di aiuti umanitari gestiti dalle associazioni, che si erano occupate soprattutto di ricostruire i tetti. Rada non vuole criticare i progetti umanitari, ma non si era pensato che le persone per potere abitare le case, hanno bisogno di un lavoro. Succedeva così che le case, una volta restaurate, venivano vendute e le persone se ne andavano. R pensa così a un progetto politico sociale radicato nel territorio. Studia le potenzialità locali, facendo delle indagini di mercato, che non erano mai state fatte, per capire se ci sono delle risorse che possono avere un mercato anche locale. Questo è importante perché così le persone guadagnano e non aspettano l’assistenza umanitaria. La cooperativa Insieme nasce con dieci soci fondatori nel 2003, tutti lavoravano gratis, avevano soldi solo per pagare un agronomo, ora raccoglie circa 500 famiglie. In questi anni si è creata una rete di amici e amiche della cooperativa, che sostengono il percorso con idee, finanziamenti, contatti, mercatini. Sono state scelte piante di lamponi e introdotte in un’economia locale che già coltivava questi piccoli frutti prima della guerra; è stato incredibile vedere persone che non si parlavano più dopo il rientro, raccogliersi intorno alle nuove piantine per osservarne la crescita (leggi qui maggiori informazioni.) [2] Hanno cucinato nelle loro cucine per studiare le ricette più buone per fare succhi e marmellate, le hanno vendute in giro per capire se piacevano. Hanno deciso di chiedere un finanziamento in banca nel 2006 per liberarsi dai mediatori, che pagheranno in dieci anni, per ristrutturare un vecchio magazzino, raccogliere, congelare e avere il prodotto finito.[3] (qui vedi foto). I frutti che coltivano e vendono sono lamponi, more, mirtilli e misto bosco in marmellate e succhi. Tre formulazioni: convenzionale (per venire incontro a tutti i coltivatori della zona), biologico con zucchero di canna del commercio equo, biologico con succo di mela per incontrare i potenziali consumatori con problemi dietetici.
Andrea di MioBio ci spiega che si occuperà del coordinamento per fare un bell’ordine natalizio se possibile e si occuperà del problema più grosso che è l’importazione, difficoltosa da un paese non Ue e la distribuzione. In questo lavoro si coordinerà con Emanuele di Arci e la cooperativa che ha già in passato aiutato Insieme.
www.acs-italia.it/_ Sandra Cangemi si offre di fare parte del gruppo di collegamento. Bottegas si è già offerta per fare da luogo di stoccaggio e distribuzione per la città.
[1] (nota della verbalizzante) per comprendere il pensiero della pacifista iugoslava Rada Zarkovic potete leggere qui il suo pensiero, da cui nasce il progetto
http://www.giornalesentire.it/2011/giugno/909/radazarkovic-smetteladichiamarlaex-jugolavia-.html
[2] "E' sperduto, bisogna andarci appositamente" ha spiegato Rada "ma la mia decisione fu di andare proprio nel punto dove avevano tentato di uccidere la Bosnia. Lì si vive con altri ritmi, c'è la capacità di relazionarsi con gli altri. La nostra identità non è solo religione, ma natura, luoghi e profumi. La ricostruzione si limitava a rifare ai tetti senza occuparsi dell'umanità e della dignità di chi viveva nelle case e quella si costruisce solo dando lavoro. Perché i lamponi? Perché sono una tradizione locale e perché ogni pianta dà frutti per 15 anni e così la gente è costretta a rimanere e a non vendere le loro case con i bei tetti rossi...rifatti".
[3]
http://coop-insieme.com/chisiamo.html
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> RappresentantIntergas mailing list
> RappresentantIntergas@???
> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/rappresentantintergas