Comunicato EQUIVITA
10.12.12
Il Comitato Scientifico EQUIVITA, da sempre in prima linea contro le
leggi brevettuali che negli ultimi trent'anni hanno privatizzato il
patrimonio genetico del pianeta, si unisce ancora una volta
all'appello della coalizione No patents on Seeds! per frenare l'ultimo
passo avanti nell'espropriazione dei nostri diritti e beni comuni: La
Corte del Brevetto Unitario.
Di seguito la traduzione del comunicato di No Patents on Seeds!
In allegato la lettera aperta al Parlamento Europeo, sia in inglese
sia in italiano, di Eva Lichtenberger, Europarlementare dei Verdi/ALE.
Vi preghiamo didiffondere quanto più possibile questa informazione
tra cittadini, Parlamentari, giornalisti e rappresentanti della
società civile.
Comunicato Stampa di “No patents on seeds”
Monaco di Baviera / Bruxelles, 26 novembre 2012
Fermare il brevetto unitario europeo!
Il nuovo Tribunale del brevetto europeo è in conflitto con
l'interesse pubblico.
Il 14 novembre il Consiglio dell'Unione Europea ha presentato la bozza
di un nuovo accordo su di una Corte del Brevetto Unificato. Questo
accordo è parte di un pacchetto legislativo che mira ad istituire un
brevetto comunitario unitario, al fine di accelerare il rilascio di
brevetti all'interno dell'UE. Il Parlamento europeo dovrebbe adottare
questo progetto entro il 10 Dicembre 2012. La coalizione
internazionale di /No Patents on Seeds!/ lancia l'allarme sulle
conseguenze della creazione di una Corte dei Brevetti UE. Tre i motivi
principali:
C Le decisioni della nuova Corte dei Brevetti evaderanno il controllo
della Corte di Giustizia europea;
- i costi elevati per le procedure giudiziarie di fatto impediranno
alle organizzazioni no-profit di portare avanti azioni legali di
fronte al nuovo tribunale;
C non sarà possibile invocare le limitazioni nazionali agli effetti
dei brevetti.
"Un ampio dibattito pubblico dovrebbe essere previsto alla luce della
nuova proposta. Invece il Parlamento europeo è sottoposto ad
un'enorme pressione affinché si arrivi all'adozione di questa Corte
del Brevetto Unificato attraverso una procedura accelerata. Siamo
molto preoccupati che questo accordo servirà solo a coloro che hanno
un interesse economico nei brevetti, ignorando l'interesse pubblico in
generale. /No Patents on Seeds/ richiede che il progetto di accordo
venga respinto".
La nuova proposta nasce dal fatto che il governo britannico ha
respinto un compromesso che era già stato concordato tra Consiglio,
Commissione e Parlamento europeo. In una riunione degli Stati membri
il 18 ottobre 2012, la delegazione britannica ha spiegato la propria
strategia. Secondo il protocollo che è stato portato a conoscenza di
/No Patents on Seeds!/, il governo britannico ha spiegato che nel
Regno Unito le parti interessate sotto il profilo economico nel
settore dei brevetti, ad esempio Business Europe, hanno voluto evitare
che avvenisse, in qualsiasi caso, un coinvolgimento della Corte di
Giustizia europea nell'interpretazione della legge europea sui
brevetti (traduzione non ufficiale dal protocollo in tedesco).
Infatti, il progetto di accordo tende ad escludere la Corte di
Giustizia dell'UE dalla giurisdizione europea sui brevetti.
Non vi è alcuna possibilità di sottoporre a tale Corte di Giustizia
le decisioni della Corte del Brevetto Unificato.
Inoltre, in contrasto con le disposizioni dell'Ufficio Europeo dei
Brevetti (EPO), le organizzazioni no-profit e gli individui non
possono rappresentare loro stessi nei casi di opposizione davanti alla
Corte dei Brevetti, ma devono assumere un avvocato brevettuale in ogni
situazione. Questo aumenterà spaventosamente i costi. Inoltre - anche
in contrasto con le disposizioni dell’ EPO - le spese della parte
vincente dovranno essere sostenute dalla parte soccombente. Di
conseguenza, l’esecuzione di forme di opposizione contro i brevetti
illegali in difesa del pubblico interesse sarà, di fatto, impedita
alle organizzazioni della società civile.
Non sarà più possibile ricorrere alle speciali disposizioni
nazionali che limitano significativamente gli effetti giuridici dei
brevetti. Numerosi Stati membri hanno disposizioni che limitano gli
effetti dei brevetti sulle sequenze geniche; alcuni hanno particolari
clausole etiche o diverse disposizioni legislative nazionali
finalizzate alla protezione degli interessi degli agricoltori e
allevatori.
Il progetto di accordo prevede una limitata esenzione per la
coltivazione delle piante, tale che al coltivatore non verrà poi
consentito di vendere i propri semi indipendentemente da qualsiasi
proprietà brevettuale. Inoltre, secondo il progetto di accordo, un
allevatore non potrà più vendere i suoi animali a fini riproduttivi
senza il consenso del titolare del brevetto.
/No Patents on Seeds! /avverte che l'accordo proposto susciterà
polemiche ulteriori in merito ai brevetti sulla vita.
Contatti:
Christoph Then,
Tel 0049 151 54638040,
info@???
EQUIVITA, Comitato Scientifico Antivivisezionista
Via P. A. Micheli, 62 00197 Roma
Tel. +39.06.3220720, Cell. 335.8444949, Fax +39.06.3225370
emailto: equivita@???
http://www.equivita.it
;
facebook:
http://www.facebook.com/equivita.comitatoscientificoantivivisezionista
Per donazioni: c/c postale:88922000
IBAN: IT55 N076 0103 2000 0008 8922 000
--
Per cancellarsi dalla newsletter clicca qui
http://www.equivita.it/lists/?p=unsubscribe&uid=7ebcb1d844ca7466ba71195ef70aace9
Inoltra questa e-mail
http://www.equivita.it/lists/?p=forward&uid=7ebcb1d844ca7466ba71195ef70aace9&mid=51
--
powered by phpList,
www.phplist.com --