Autore: News AutOrg.anizzazione Stud.entesca BO Data: To: autorgstudbo Oggetto: [autorgstudbo] La Settimana di UniNomade #12
Produrre
una tempesta perfetta: questa è l’indicazione delle lotte per chiudere le
fabbriche della paura e aprire lo spazio dell’autonomia dei movimenti. L’indicazione
emerge – scrive Francesco
Ferri – tra i fumi dell’ILVA,
o dentro e contro le cooperative del polo logistico piacentino, dove i
lavoratori stanno smontando Ikea.
La reazione dei difensori dell’ordine esistente delle cose è militare, fino ad
arrivare a prove tecniche di mini-golpe, come spiega Valerio
Guizzardi.
Il laboratorio AMERICA
LATINA, dopo lo sciopero
generale del 20N, vive oggi in forme contraddittorie, tra ritorno dello
Stato e importanti segnali di nuovo conflitto sociale: a partire da qui la
discussione va continuata e riaperta, argomenta Sandro
Mezzadra.
Il dibattito sulla RETE
si arricchisce invece del contributo di Giorgio Griziotti
e dello speciale di Radio UniNomade sui social
media in movimento, curato da Tiziana Terranova.
In ogni caso, le lotte e i movimenti mostrano come contro i
tagli e la privatizzazione di sanità
e scuola non
si possa arretrare sulla difesa di ciò che viene smantellato, oppure rifugiarsi
in quel nazionalismo che altro non è se non l’espressione corrotta del comune –
per usare le parole di Dario
Lovaglio. La risposta la troviamo al contrario nella combinazione di
potere destituente e processo costituente: è ciò che, con Michael
Hardt, chiamiamo COMUNE.