From: dwbsco@???
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Subject: Corsivo: in cauda venenum
Date: Sun, 2 Dec 2012 10:46:13 +0100
Un gruppo di ex-corsari, ora pirati, chiusi nel fortino di Via Bargoni a Roma, giornalisti dell'ormai ex-"quotidiano comunista", hanno emesso quest'oggi un sibillino, anonimo corsivo, il cui explicit è, per un verso, chiarissimo, lampante: una dichiarazione di morte annunciata ("E' chiaro che una storia gloriosa - comunque la si pensi - è alle battute finali": insomma, onore alla bandiera, omaggio alla storia). Per un altro, assolutamente criptico, allorquando vorrebbe annunciare (ma l'enfasi non gli riesce proprio in ragione dell'oscurità e dell'indicibilità del progetto) un nuovo inizio: "Ci piacerebbe che il mondo dell'informazione, così attento alle nostre discussioni , osservi con la stessa curiosità anche questa nuova impresa politica". C'è da rimanere allibiti. Impresa politica? Quale, di grazia? Ma se fino a ieri il gruppo di cui sopra si era fieramente opposto alla provocazione del "giornale-partito", richiamandosi sfacciatamente al detto di Luigi Pintor: "un giornale è un giornale, un giornale"! Speriamo che le nebbie si diradino e che questi professionisti, ormai dichiaratisi politici, abbiano il coraggio di enunciare il profilo di questa "nuova impresa" (e anche di dichiarare da quale forma di finanziamento essa intende avvalersi). Rimaniamo in fiduciosa attesa.
Giacomo Casarino