著者: nightolo 日付: To: hackmeeting 題目: Re: [Hackmeeting] Raided for running a Tor exit
On Fri, Nov 30, 2012 at 02:32:44PM +0100, Fabio Pietrosanti (naif) wrote:
[...] > Se il "fine reale e sostanziale" non centra nulla con l'azione politica,
> con Tor o con l'anonimato, ma è solo frutto di una incomprensione dei
> meccanismi legati a Tor (Vedo un IP, esce Child porn, vado a casa
> dell'intestatario dell'IP), allora non posso definirla in alcun modo
> "repressione" ma solo "incomprensione".
>
> Io sono convinto che la *stragrande maggioranza* dei *pochissimi raid*
> che riguardano Tor (in proprozione a quant ne esistono) siano frutto di
> errori e incomprensioni da parte di operatori di PG o AG ignoranti (che
> ignorano, cioè non sanno).
>
> E' compito di chi tiene a queste cose fare in modo che sappiano (cioè
> che non siano più ignoranti).
[...] > IMHO la realtà è molto più complessa di come piacerebbe vederla
> semplificata a certe aree del mondo dell'attivismo.
Per quanto quello che dici e' vero (cioe' che la realta' e' molto piu'
complessa di come piacerebbe vederla etc. etc.), la tua e' semplicemente
un'altra semplificazione, non molto differenziabile da un altro tipo di
semplificazioni (quelle che tanto critichi).
Il ridurre a "fraintendimento" o a "ignoranza" qualsiasi sequestro a nodi Tor
avvenuto all'interno di Stati democratici e' una semplificazione, ne' piu' ne'
meno; specie nel caso in cui a questi sequestri (che portano tutte le
conseguenze che ben sai) ne segue un processo, con spese legali da pagare e
tutto quello che ha a che fare con un processo.
Ammenocche', ovviamente, non vogliamo dire che tutto si risolve con una
spiegazione da parte di colui che ha subito il sequestro, un sorriso da parte
di chi l'ha disposto e, bon, siamo tutti fratelli.
"No alle semplificazioni" (e' bello lo slogan, potremmo farci un partito, che'
ultimamente va di moda), pero' datte na regolata pure te.