Re: [Hackmeeting] Raided for running a Tor exit

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Auteur: gin(e)
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À: hackmeeting
Sujet: Re: [Hackmeeting] Raided for running a Tor exit
On 30/11/2012 12:46, Fabio Pietrosanti (naif) wrote:

> Non si tratta di repressione, definirla così significa avere un punto di
> osservazione non necessariamente corretto.


quando uno finisce in carcere per l'attività politica che sta svolgendo
è repressione, non importa che lo accusino di altro. gli stati per mezzo
della magistratura fanno questo costantemente. è quasi un mantra.

> E' molto più efficiente fare formazione e informazione negli ambiti di
> autorità giudiziaria e forze dell'ordine.


e quelli che sono stati gli arrestati? quelli che hanno pagato per la
mancata formazione? quelli che sfortunati chiedono solidarietà e aiuto
come la lettera che è arrivata?

Il calcolo dell'efficenza si basa su cosa?
Mentre quando c'è stato questo passaggio da resistenza a contaminazione?

> I "raid" non sono mai repressione contro Tor nè contro l'anonimato, ma
> sono nel 99% dei casi frutto di ignoranza e/o incomprensione del contesto.


io parlavo di persone. se sparisce un nodo tor, la rete dovrebbe
compensarlo, è questo il contensto tecnico che conoscevo.

tolto il tecnico e il filosofico rimangono le accuse di 6 anni. questa
come dicevo prima si chiama repressione.

> Se un magistrato o un poliziotto conosce il contesto, non agisce in
> questo modo essendo contro il suo stesso interesse.


la storia dice altro. così per fartelo notare.

> Infatti Tor, informalmente, sta' tessendo una fitta rete di relazioni
> con questo tipo di soggetti, proprio per fare formazione e informazione.
>
> Non a casa hanno fatto il Key Note Speech alla conferenza nazionale
> dell'Interpol a Lione...


sarebbe interessante trovare queste cose scritte in un "blog" di tor o
se già ci sono sarebbe bello conoscere i link, non degli speach ma della
rete informale e delle relazioni tra paladino delle libertà e oppressori.