Qualcosa si può fare. Qualcosa nel nostro piccolo possiamo sempre fare: e son
piccoli gesti che dobbiamo trasmettere ai nostri figli, ai nostri
amici, ai nostri familiari.
Boicottare i prodotti israeliani è ora
più che mai un dovere vero e proprio; deve diventare un gesto automatico
e quotidiano, da collettivizzare e diffondere in ogni luogo,
supermercato, negozio d’abbigliamento, aula universitaria, farmacia.
E’ difficile trovare un elenco di prodotti soddisfacente per costruire una lista completa, ma almeno alcune cose impariamole a riconoscere al
volo, come il loro codice a barre, che inizia con 729.
Link: Ecco due articoli che spiegano nel dettaglio i motivi del boicottaggio e analizzano le principali marche da boicottare
Boicotta i prodotti israeliani: codice a barre 729 (con lista di tutti i prodotti)
La lista (in inglese)con dettaglio marca per marca
Iniziando a chiedere la provenienza di certi prodotti, a pretendere che il
supermercato dove siamo soliti rifornirci non li acquisti proprio.
Si può fare tanto per boicottare l’economia israeliana ed è ora di farlo.
Tutte e tutti, boicottare in primis tutti i prodotti provenienti dalle colonie (vedi il sito BDS Italia), tutti quelli con questo codice a barre, tutte quelle aziende e multinazionali colluse con l’industria israeliana.
E quindi con la loro guerra permanente.
Non finanziate le bombe su Gaza, non finanziate il cemento del Muro
dell’Apartheid, non finanziate le loro divise, i loro anfibi, le
pallottole dei loro cecchini, i cingoli dei loro carriarmati.
BOICOTTA ISRAELE, IN OGNI TUO GESTO.
tratto da
http://baruda.net/2012/11/21/boicotta-i-prodotti-israeliani-non-finanziare-lapartheid-e-le-bombe-su-gaza/